Basket

Al via i Mondiali disertati dalle star

La rassegna in cartellone in Giappone, Indonesia e Filippine comincerà venerdì: fra i grandi nomi presente solo Doncic

23 agosto 2023
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Il Mondiale organizzato in Asia per ora fa notizia solo per le defezioni. Sono davvero molte, infatti, le stelle di prima grandezza che hanno deciso di non prendervi parte: Giannis Antetokounmpo, Nikola Jokic, Stephen Curry, ma non solo, hanno dato forfait per concentrarsi al meglio sulla prossima stagione Nba e, in prospettiva, sui Giochi di Parigi in programma nel 2024. Si tratta di una tendenza già vista del resto nel 2019, vale a dire da quando i Mondiali – che prima si svolgevano ogni quattro anni negli anni pari – sono stati spostati all'anno precedente le Olimpiadi, l'evento su cui i migliori giocatori puntano il proprio mirino. E così, il torneo che comincerà venerdì vedrà all'opera soltanto due dei migliori dieci atleti dell'Nba – cioè lo sloveno Luka Doncic e il canadese Shai Gilgeous-Alexander – e solo sei fra i migliori trenta.

Gli Stati Uniti, ad esempio, non schiereranno gente del calibro di Curry, Tatum, Lillard, Harden, ma pure le altre nazionali dovranno fare a meno di alcuni dei loro pezzi da novanta. Secondo alcuni, le defezioni sono dovute all'usura di una lunga stagione agonistica, che vede questi Mondiali inseriti poco prima dell'inizio di quella successiva: è il caso, ad esempio del serbo Nikola Jokic, Mvp delle finali e campione Nba coi Denver Nuggets, che preferisce riposarsi in patria vicino ai suoi cavalli da corsa. «Il giocatore è fisicamente e mentalmente sfiancato, e non è pronto in questo momento ad accollarsi troppe responsabilità», ha detto Svetislav Pesic, coach della selezione serba. Restando ai Nuggets, non parteciperà al torneo nemmeno il play canadese Jamal Murray, che si ritiene fisicamente non pronto per affrontare una competizione come quella iridata, specie dopo una stagione – lunga e provante – che lo vedeva fra l'altro rientrare l'autunno 2022 da un infortunio al ginocchio.

Sul fronte Milwaukee Bucks, a mancare sarà la star Giannis Antetokounmpo, che a inizio luglio è stato operato a un ginocchio e non si sente ancora pronto a giocare ad alti livelli. «Se voglio tornare ai miei livelli abituali, l'unica opzione è rinunciare al Mondiale», ha detto il greco. La Lituania, a sua volta, farà a meno di Domantas Sabonis (Sacramento Kings), che ha problemi a una mano, mentre la Lettonia rinuncerà a Kristaps Porzingis (Boston Celtics), alle prese con guai a un piede.

Al di là di infortuni e stanchezza, ad ogni modo, il vero problema è che il Mondiale non conta nulla per chi deve gestire una carriera Nba, cioè il torneo più ricco e più importante del pianeta. Lo ha chiaramente detto la vedette giapponese, che ha appena firmato coi Lakers il suo primo grande contratto. Chi invece in Nba non ci ha ancora giocato – ma che è stato scelto all'ultimo Draft col numero 1 assoluto da San Antonio – è il francese Victor Wembanyama, ovviamente anche lui assente alla kermesse orientale. «Rinunciare ai Mondiali per me è un sacrificio necessario», ha spiegato. Il ragazzo intende preparare al meglio il suo debutto nel massimo campionato esistente, ma ha promesso che indosserà la canotta della Francia in occasione dei Giochi del prossimo anno.

Parlando di chi invece ci sarà, Nikola Doncic (Dallas) intende regalare alla Slovenia la sua prima medaglia mondiale: obiettivo alla portata. Più difficile sarà invece salire sul podio per Laurie Markannen, stella finlandese di Utah, e per Karl-Anthony Towns, condottiero dei Timberwolves e della Repubblica Dominicana.

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