Basket

Non bastano dieci buoni minuti: per la Svizzera è un 4 su 4

Rossocrociati costretti alla resa anche in Danimarca dal naufragio nel secondo quarto, in una sfida che ha mostrato le lacune tecniche dei nostri giovani

Quattordici punti per Fofana, ma anche un 6 su 15 da piangere
(Keystone)

Quattro partite, quattro sconfitte. Il bilancio dei rossocrociati nelle prequalificazioni agli Europei 2025 è stato completato con la sconfitta in Danimarca per 94-81: 18-25, 26-9, 27-21 e 23-26 i parziali, che narrano di una Svizzera in palla e disciplinata per i primi 10 minuti, poi il naufragio nel secondo quarto, quando i danesi han messo un parziale di 12-0 ringraziando Fofana per le forzature (28-25 al 5’). L’allungo è stato conseguenza di una maggior aggressività e fisicità che ha portato lo score sul +10 (44-34 al 10’). Nel terzo quarto la Danimarca ha in pratica chiuso la contesa con un 14-0 per un +20 (66-46) al 7’ che ha tolto ogni speranza di recupero. Chiuso il quarto sul 71-55, i danesi hanno controllato e allungato fino al massimo vantaggio di +23 (92-69 al 7’), prima di lasciare lo spazio agli ospiti per ridurre lo scarto con un 2-12. Percentuali al tiro buone, frutto anche di difese non asfissianti, 50% per la Danimarca, 52% per la Svizzera (rimbalzi 38 a 29 per i danesi e 10 palle perse a 16). Topscorer della Svizzera De La Fuente, con 3/4 da 2 e 5/7 da 3, in doppia cifra anche Anabir (11), Fofana (14, ma con un 6/15 da piangere), Ducommun (8) e Niederhäuser (9 e 5 rimbalzi). Una sfida che ha mostrato tutte le lacune tecniche, soprattutto difensive, che accompagnano la crescita dei nostri giovani: da noi si difende con le braccia e non con le gambe, e in Europa si è penalizzati. Per il resto si sono viste buone cose in ottica futura, se ci sarà quella crescita tecnica che tutti auspicano.

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