OLIMPIADI

A 100 giorni dal via, l'apertura sulla Senna è ancora in forse

A Parigi si inizia a paventare un possibile trasloco allo Stade de France a causa dell'allarme terrorismo. Timori anche per il possibile caos-trasporti

(L’Aquatics Centre inaugurato nelle scorse settimane)
17 aprile 2024
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La fiamma è accesa, le infrastrutture sono pronte e Parigi continua la sua trasformazione a 100 giorni dai Giochi olimpici. Tuttavia permangono preoccupazioni per la sicurezza e il presidente Emmanuel Macron ha sollevato qualche dubbio, suggerendo che la cerimonia d'apertura potrebbe essere spostata allo Stade de France.

Mentre mercoledì verrà superata questa simbolica pietra miliare dei 100 giorni, rimangono interrogativi sulla capacità dei trasporti pubblici, in sofferenza da mesi, di far fronte all'afflusso di sette milioni di viaggiatori previsto per le due settimane. Un'altra incertezza è rappresentata dall'aumento delle tensioni internazionali, sia in Ucraina, sia in Medio Oriente.

Accesa martedì a Olimpia, la fiamma ha iniziato il suo viaggio dalla Grecia a Parigi, passando per il Mediterraneo, Marsiglia e le Antille francesi. L'ambizione di tenere la cerimonia di apertura sulla Senna, all'esterno di uno stadio – una prima assoluta – è stata ribadita lunedì dal capo di Stato. Il lavoro delle autorità è concentrato su quella che sarebbe una grandiosa parata nautica ai piedi di Notre-Dame, del Louvre e della Torre Eiffel, con a bordo gli sportivi, più di 10'000, che si sfideranno dal 26 luglio all'11 agosto.

Ma Emmanuel Macron ha rilanciato le speculazioni sull'opportunità di mantenere l'evento come progettato nel caso di un'accentuata minaccia terroristica, assicurando che sono allo studio "piani B e C" e menzionando per la prima volta la possibilità di un ripiegamento sullo Stade de France, finora escluso dalle autorità.

Questo scenario illustra soprattutto il nervosismo che circonda questa cerimonia, legato al contesto internazionale: la situazione in Medio Oriente, con la guerra a Gaza e il recente attacco dell'Iran a Israele, nonché il conflitto tra Russia e Ucraina.

In Francia, il Piano Vigipirate è stato recentemente portato al livello "Urgence Attentat" dopo l'attacco di Mosca del 22 marzo rivendicato dallo Stato Islamico. «È chiaro che il contesto è teso», ha confermato una fonte della sicurezza all'Afp, mentre il ministro dello Sport, Amélie Oudéa-Castéra, ha spiegato che finora non è stata individuata alcuna minaccia specifica per i Giochi olimpici.

Per garantire la massima sicurezza, le dimensioni della cerimonia sulla Senna sono state ridimensionate: il numero di spettatori gratuiti è stato ridotto da 500'000 a 222'000. Includendo coloro che hanno pagato per i loro posti sulle banchine, dovrebbero essere circa 320'000 in tutto. «Senza dubbio non si tratta dell'ultimo cambiamento», ha dichiarato la fonte della sicurezza. Tuttavia, Tony Estanguet, capo del comitato organizzatore, ha assicurato martedì che la Senna rimane il "piano principale" e "molto probabile".

Nonostante la mobilitazione su questo tema chiave, rimane il dubbio riguardo alla capacità del sistema dei trasporti di assorbire il flusso di spettatori olimpici durante l'estate. La metropolitana di Parigi non mostra segni evidenti di miglioramento e sono ancora in corso le trattative per il risarcimento dei dipendenti che saranno mobilitati da SNCF o RATP. «Se le cose andranno male (durante le Olimpiadi), danneggeremo il credito della Francia», ha avvertito Jean Castex, amministratore delegato della RATP ed ex inquilino di Matignon. Questa paura è stata alimentata anche dalle minacce di sciopero, portate avanti da alcuni sindacati e incoraggiate dal principale partito di opposizione di sinistra (LFI).

Negli aeroporti di Roissy e Orly, le due principali porte d'accesso alla Francia per le delegazioni straniere, i team si stanno preparando ad accogliere più di 60'000 ospiti accreditati a partire dal 18 luglio, data dell'apertura ufficiale del Villaggio olimpico. Da diversi mesi, le associazioni che si occupano di aiutare le persone disagiate hanno lanciato l'allarme sulla situazione dei senzatetto, i cui accampamenti di fortuna vengono smantellati a un ritmo sempre più veloce con l'avvicinarsi dei Giochi Olimpici. Mercoledì scorso, la più grande baraccopoli abusiva della Francia, a Vitry-sur-Seine, nella periferia sud di Parigi, che aveva ospitato fino a 450 migranti, è stata evacuata dalla polizia. I rifugi per le persone sgomberate – la maggior parte delle quali risiede legalmente in Francia, secondo le associazioni – saranno allestiti altrove nella regione dell'Ile-de-France e nelle province, ad esempio a Bordeaux.

Nel frattempo, la capitale sta iniziando a vestirsi per i Giochi. Le prime strutture olimpiche temporanee stanno sorgendo al Trocadéro, alla Concorde e sugli Champ-de-Mars. Per quanto riguarda le strutture olimpiche, tutto procede senza intoppi. Tra febbraio e aprile si sono susseguite le inaugurazioni dei villaggi olimpici e dei media, della Marina di Marsiglia, del centro acquatico di Saint-Denis, tanto per citare qualche esempio. Dal 29 febbraio, gli organizzatori sono impegnati nella preparazione dei 3'000 appartamenti del Villaggio olimpico, che ospiterà quasi 14'500 persone, tra atleti e staff.

La partecipazione dei russi potrebbe ancora essere soggetta a modifiche dell'ultimo minuto, ma allo stato attuale è ancora consentito loro di gareggiare sotto una bandiera neutrale e a condizioni rigorose. Non saranno presenti alla cerimonia di apertura, così come i bielorussi, anch'essi esclusi dal CIO. La loro presenza è stata contestata dalla sindaca socialista di Parigi, Anne Hidalgo, che durante una visita a Kiev, le ha definite “persone non grate”. Emmanuel Macron si è detto convinto che la Russia cercherà di disturbare le Olimpiadi, accusa respinta da Mosca. La sicurezza informatica è un'altra questione importante per le autorità.

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