COSE DELL'ALTRO MONDO

Con Brock Purdy sano è tutta un'altra storia

San Francisco fa un sol boccone di Phiadelphia nella rivincita della finale di Conference di gennaio. Nella Afc cadono molti favoriti

(Christian McCaffrey, 93 yarde su corsa più altre 40 su ricezione)
5 dicembre 2023
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Prendere a prestito il detto “La vendetta è un piatto che si serve freddo” non appare propriamente pertinente, in quanto nulla può competere con una finale di Conference, se non la conquista del Super Bowl. È altresì vero che la vittoria di San Francisco contro Philadelphia, in quella che è stata la rivincita della finale Nfc dello scorso gennaio, si è rivelata significativa per più di un motivo, anche se di certo non ha tolto a coach Shanahan l’amaro in bocca per quella sconfitta. San Francisco ha letteralmente dominato l’avversario e questo rappresenta una dichiarazione di potenza molto indicativa in vista di un finale di stagione e di una post season che potrebbe concludersi con gli stessi protagonisti di undici mesi fa. Il 42-19 finale non è significativo soltanto per l’ampiezza del risultato in sé stesso, ma soprattutto per come è maturato. Dopo i primi due drive nei quali i 49.ers hanno racimolato -6 yarde, mentre gli Eagles di yarde ne hanno conquistate 120, fermandosi però a due field-goal, gli ospiti hanno letteralmente cambiato marcia, infilando sei touchdown nei seguenti sei drive e limitando Philadelphia a 213 yarde offensive (tolte le 120 iniziali) contro le loro 456. La differenza l’ha fatta soprattutto il gioco di corsa dei californiani o, ancora meglio, il loro gioco contro le corse. Sì, perché Christian McCaffrey (96 yarde) e compagni hanno portato palla per 146 yarde, esattamente 100 in più degli avversari. Ed è stata proprio la capacità della difesa di limitare il gioco a terra di D’André Swift (13 yarde) e di Jalen Hurts (20) a costringere lo stesso Hurts a lanciare in situazioni scomode, con una statistica finale tutt’altro che pessima (26 su 45, 298 yarde, un touchdown), ma ben lontana per efficacia dal 19 su 27 per 314 yarde e 4 touchdown del suo omologo Brock Purdy, capace tra l’altro di convertire ben il 72% dei terzi down (contro il 53% di Hurts).

La vittoria di San Francisco è significativa anche per un altro aspetto: rimette al centro del villaggio – seppur con roster in parte diversi – il campanile di una sfida che a gennaio era stata pesantemente condizionata dagli eventi. I quali hanno poi dato vita a un cambio di regolamento concernente il numero degli uomini iscritti sul foglio partita. Nella finale della Nfc, San Francisco aveva dovuto disputare praticamente l’intero secondo tempo con McCaffrey quale quarterback, dopo gli infortuni subiti da Brock Purdy e dalla sua riserva Josh Johnson: una situazione ovviamente ingestibile, a maggior ragione contro una difesa forte come quella degli Eagles. Il fatto che una partita tanto importante avesse perso gran parte del suo interesse in virtù del doppio infortunio, ha consigliato alla Nfl l'apporto di una modifica al regolamento. Di conseguenza, da questa stagione le squadre possono iscrivere a referto tre quarterback, senza per altro che questo incida sul numero massimo di giocatori presenti sul foglio partita (46). Tuttavia, il terzo quarterback ha la possibilità di entrare in campo solo e soltanto se titolare e backup subiscono infortuni (o una squalifica) tali da toglierli dalla partita. Una nuova norma che, per il momento, non è mai stata utilizzata. Per altro, si tratta dell’attualizzazione di una regola già in voga nella Nfl dal 1991 al 2010, sebbene con finalità e applicazione leggermente diverse. L’anno seguente, era stata cancellata a seguito dell’innalzamento da 45 a 46 del numero di giocatori abilitati a scendere in campo.

Un'ecatombe nella Afc

Con la conclusione della 13ª giornata, il campionato della Nfl entra in dirittura d’arrivo. Alla definizione delle 14 squadre che disputeranno la post season mancano cinque partite, il che rende ogni passo falso potenzialmente decisivo. E in questo senso, il titolo d’apertura dell’ultimo weekend potrebbe recitare così: “La caduta degli dei”, in particolare nella Afc. Fatta salva Baltimore, ferma per il bye, tra domenica e lunedì ci hanno lasciato le penne Kansas City (da Green Bay), Jacksonville (da Cincinnati all’overtime), Pittsburgh (da Arizona) e Cleveland (da Los Angeles Rams). È andata un po’ meglio nella Nfc, dove tra le pretendenti al Super Bowl ha perso soltanto Philadelphia e il ranking è rimasto immutato nelle prime cinque posizioni (Philadelphia, San Francisco, Detroit, Atlanta e Dallas), con Minnesota passato dalla settima alla sesta posizione e Green Bay entrato nei magnifici sette. Nella Afc, per contro, hanno perso un posto Baltimore, Kansas City, Jacksonville e Cleveland, ne ha guadagnato uno Indianapolis, mentre il grande beneficiario di giornata è stato Miami, con un salto avanti di ben tre posizioni. A questo punto, la classifica recita Miami, Baltimore, Kansas City, Jacksonville, Pittsburgh, Indianapolis e Cleveland. Tuttavia, il sistema di qualifica per la post season è talmente particolare che, al momento, soltanto una delle 32 squadre dalla Nfl è certa di non poter prendere parte ai playoff (Carolina, con un record di 1-11). A breve, la sentenza potrebbe cadere anche su New England che, dopo aver dominato il primo ventennio del secolo, si ritrova ora con appena due vittorie in dodici partite, con la prospettiva di dover scendere in campo giovedì sera a Pittsburgh e vedersi definitivamente tagliata fuori dai playoff, con ancora quattro partite da disputare. Un triste canto del cigno per Bill Belichick che dal 2000 al 2019 ha collezionato alla guida dei Patriots nove presenze al Super Bowl, con sei vittorie e tre sconfitte.

NATIONAL FOOTBALL LEAGUE

Tredicesima giornata: ¬Dallas - Seattle 41-35. New England - LA Chargers 0-6. New Orleans - Detroit 28-33. NY Jets - Atlanta 8-13. Pittsburgh - Arizona 10-24. Tennessee - Indianapolis 28-31. Washington - Miami 15-45. Houston - Denver 22-17. Tampa Bay - Carolina 21-18. LA Rams - Cleveland 36-19. Philadelphia - San Francisco 19-42. Green Bay - Kansas City 27-19. Jacksonville - Cincinnati ot 31-34

Quattordicesima giornata:¬ Pittsburgh (7-5) New England (2-10). Atlanta (6-6) - Tampa Bay (5-7). Baltimore (9-3) - LA Rams (6-6). Chicago (4-8) - Detroit (9-3). Cincinnati (6-6) - Indinapolis (7-5). Cleveland (7-5) - Jacksonville (8-4). New Orleans (5-7) - Carolina 1-11). NY Jets (4-8) - Houston (7-5). Las Vegas (5-7) - Monnesota (6-6). San Francisco (9-3) - Seattle (6-6). Kansas City 8-4) - Buffalo (6-6). LA Chargers (7-5) - Denver (6-6). Dallas (9-3) - Philadelphia (10-2). Miami (9-3) - Tennessee (4-8) - NY Giants (4-8) - Green Bay (6-6)

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