TIRI LIBERI

La povertà delle seconde linee pesa anche sulla Nazionale

Statistiche alla mano, i punti svizzeri che arrivano dai giocatori a referto tra la settima e la dodicesima posizione sono una miseria

Sam e Olympic hanno statistiche un po’ migliori

Siamo andati a curiosare un po’ di cifre relative ai giocatori svizzeri, perché in questi prossimi giorni avremo la Nazionale in campo e quindi è opportuno capire come vanno le cose in casa nostra. Anche perché, non siamo i soli a pensarlo, mediamente ci sono preoccupanti segnali che si sta scendendo in basso.

Ci siamo presi la briga di considerare le cifre relative alle seconde linee prendendo in esame tutti coloro che non entrano in quintetto base ed escludendo pure il quarto straniero come sesto uomo, dato che non tutte le squadre ne hanno appunto quattro. Le cifre son quindi relative ai punti realizzati dal sesto o settimo uomo fino al dodicesimo per chi ne mette a referto 12 e ve le lascio leggere: benché relative solo all’ultima giornata, trovano… sconforto anche nelle altre giornate precedenti con qualche unità in più o in meno.

Il Nyon ha avuto 3 punti su 78 da questi giocatori, Basilea 5 su 81, Olympic 15 su 86, Boncourt 0 su 55, Ginevra 6 su 82, Monthey 3 su 78, Vevey 6 su 104, Lugano 3 su 76, Neuchâtel 2 su 90 e Massagno 12 su 69. Sono cifre di una miseria assoluta perché significa che ogni squadra gioca praticamente con soli 6 giocatori che sanno trovare almeno un canestro, fatta eccezione per Spinelli e Olympic. Ora, qualcuno dirà che non è necessario che tutti vadano in doppia cifra e lo sappiamo benissimo, ma che ci sia tanta povertà deve fare riflettere. Se si fanno i nomi, cosa che evito per pura ridondante pigrizia perché chi segue il basket li sa a memoria da almeno un lustro, si vede appunto che sono sempre i soliti e se ci si pensa sono poi anche la decina e poco più che va a giocare con la Nazionale. In questo periodo i numeri sono ancora più poveri perché abbiamo giocatori come Zinn, Kazadi, Marko Mladjan, Nbala, i due Kozic e Nzege che sono out o poco in forma, visto che non giocano. Quindi è facilmente percepibile come manchino ricambi adeguati a meno che non ci sia qualche fenomeno che ci è sfuggito in queste settimane. Tutto ciò deve portarci a capire cosa è stato fatto a livello di Federazione e di club per fare in modo che il basket stia in superficie e possa avere uno spazio nel mondo sportivo svizzero.

Se vediamo come la pallavolo, la pallamano, l’hockey inline e altri sport, che qualche decennio fa erano pressoché assenti, sono cresciuti a livello europeo e fanno parlare tutti quanti a livello di nazionale (ovviamente tacendo di calcio e disco su ghiaccio, dove siamo fra i primi dieci in Europa), ci rendiamo conto come del basket si parli solo quando c’è qualche exploit e anche in quel caso sorvolando su certe realtà dell’avversaria di turno, altrimenti siamo consegnati alla ricerca della notizia nelle "brevi" di cronaca sportiva. Sono anni e anni che si sentono proclami, si parla di progetti, di gruppi di lavoro, di scuole sportive, di centri di formazione, ma gli effetti pratici, cioè vedere un gruppo di giovani approdare ogni anno in maniera concreta e determinante in serie A, rimane una chimera. È vero, ci sono alcuni buoni giocatori che stanno crescendo, ma questo… gerundio per quanto tempo lo useremo ancora?

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