ginnastica artistica

‘Vogliamo offrire una serata di grande ginnastica’

Il nuovo presidente del comitato organizzatore Alberto Mogliazzi, si sta preparando per il 39esimo Memorial Gander, in programma a Chiasso il 23 novembre

Alberto Mogliazzi con il manifesto dell’evento
5 ottobre 2022
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Il prossimo 23 novembre al Palapenz di Chiasso andrà in scena la 39esima edizione del Memorial Gander, appuntamento ormai irrinunciabile per gli appassionati di ginnastica artistica, che a scadenza biennale ritorna nella cittadina di confine, sede della sua prima edizione nell’ormai lontano 1984.

Fu Paolo Zürcher, indimenticato timoniere di ben sedici edizioni chiassesi (dal 1984 al 2014) l’artefice di questa iniziativa diventata nel tempo una splendida passerella di campionissimi del mondo ginnico internazionale. Nel 2016 la direzione passò a Fabio Corti, che assicurò "continuità nell’innovazione" per un’edizione riuscitissima cui fece seguito quella del 2018, mentre il 2020 visse il diffondersi della pandemia che portò all’annullamento della prevista edizione di quell’anno. Nel frattempo lo stesso Fabio Corti venne scelto quale nuovo presidente della Federazione svizzera di ginnastica per cui, obbligatoriamente, per il Memorial Gander si rese necessario un ulteriore passaggio di consegne. Ecco dunque al vertice Alberto Mogliazzi, già per un decennio presidente dell’Sfg Chiasso e pure da una vita attivo in seno al comitato organizzatore del Gander con mansioni eminentemente finanziarie.

Un compito delicato, sostituire due personalità del calibro dei precedenti…

«Certamente un grande onore, ma anche una grande responsabilità. Paolo Zürcher ha ricoperto tutte le cariche ginniche a livello cantonale e federale ed è stato appunto colui che ha ideato il Memorial Gander assieme al compianto Clemente Gilardi. L’unica carica che gli mancava era quella di Presidente della Federazione svizzera, ma ci ha pensato Fabio Corti a colmare questa lacuna, il primo ticinese della storia a ricoprire questa carica. Il destino ha voluto che loro due mi hanno preceduto sia come presidenti dell’Sfg Chiasso, sia come presidenti del Co del Memorial Gander. Quindi mi appresto ad affrontare la mia prima esperienza da presidente del Co con grande rispetto per la manifestazione stessa, con umiltà visto il profilo di chi mi ha preceduto e con riconoscenza perché questa nuova avventura è un onore che mi inorgoglisce, mi rende fiero di esserci, di dare continuità a una manifestazione che noi chiassesi e noi ginnasti soprattutto amiamo ormai da quattro decenni».

Dal profilo prettamente ginnico e agonistico che edizione potremo attenderci?

«Intanto il 39esimo Memorial Gander giunge due settimane dopo la chiusura dei Campionati del mondo di Liverpool. Senza dubbio rivedremo al Palapenz alcuni dei protagonisti di quella competizione e ciò è di per sé intrigante. Accanto ai rappresentanti delle migliori scuole europee abbiamo già fin d’ora la certezza di avere anche i rappresentanti delle scuole americane e Giapponesi e questo è un altro dato da evidenziare con grande soddisfazione».

Stessa formula del passato?

«Certamente. Nove nazioni con un rappresentante per ognuno dei due settori, più due rappresentanti elvetici sia in campo maschile che in campo femminile. Anche la formula della gara rimarrà la medesima e permetterà ai protagonisti in gara di esprimersi nelle discipline a loro più congeniali. Ne beneficerà ovviamente lo spettacolo».

La fase di avvicinamento all’evento ha comportato problemi? Difficoltà di vario genere?

«L’aspetto finanziario, a non dubitarne, è quello che più ci ha impegnati e preoccupati (e ancora mi preoccupa), poiché stiamo parlando di un evento con un budget superiore ai 150’000 franchi che in qualche modo bisogna raccogliere per far quadrare i conti. Devo dire che le conseguenze del Covid si sono palesate in tutta la loro evidenza poiché diversi sponsor non hanno potuto rinnovare il loro abituale sostegno, mentre alcuni fornitori ci hanno comunicato un aumento notevole dei costi delle loro prestazioni. Comunque approfitto dell’occasione per esprimere la mia riconoscenza verso coloro che ci hanno garantito il sostegno così come a tutti i colleghi del Comitato di organizzazione che da mesi si stanno impegnando per poter offrire il meglio possibile. Ricordo che tutti sono rigorosamente dei volontari».

È d’obbligo a questo punto terminare con gli auspici del caso …

«Sarò scontato e banale, ma il mio auspicio è soprattutto quello di poter offrire una serata di grande ginnastica e di conseguenza di grande spettacolo e grandi emozioni. Nel segno della migliore tradizione del Memorial Gander naturalmente. Uno spettacolo, e questo è il secondo fondamentale auspicio, per il quale mi aspetto il pubblico delle grandi occasioni: lo meritano i protagonisti in gara, lo meritiamo anche noi che lavoriamo per offrire agli appassionati di casa nostra momenti unici e irripetibili».

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