L'angolo delle bocce

Rodoni-Berri-Delea campioni ticinesi

Battuti in finale padre e figli Bianchi. A Lugano fa festa la Torchio

Berri, Delea e Rodoni con dirigenti e sponsor
20 luglio 2022
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Protagonista principale dei campionati di terna, ottimamente organizzati dalla Pregassona domenica, è stato il caldo asfissiante che ha imperversato per tutta la giornata, mettendo a dura prova fisicamente i giocatori… e pure il pubblico. Sarebbe forse il caso che, nella stesura dei futuri calendari agonistici, si evitasse di programmare gare dopo la prima domenica di luglio e prevedere una pausa fino almeno a metà agosto (come già si è fatto per qualche anno). Non è per niente piacevole giocare, ma anche assistere alle gare, in simili condizioni. Senza dimenticare che tutto ciò non è propriamente salutare.

I più bravi, e resistenti, si sono dimostrati Luca Rodoni, Vasco Berri e Ryan Delea della Torchio. Il trio biaschese, superata la batteria mattutina, ha fatto un sol boccone nei quarti (12-1) dei pur quotati Fausto Piffaretti-Laura Riso-Anna Giamboni della Gerla, guadagnandosi poi la finale (12-6) a spese del forte terzetto della San Gottardo Eric Klein-Giacomo Lucini-Maurizio Dalle Fratte. Sull’altro fronte Davide Bianchi e i suoi figli Gregory e Gioele, della Condor Club, hanno rischiato l’eliminazione nei quarti quando si sono trovati sotto per 11-4 opposti a Marco Casella, Mario Zucca ed Edy Scopazzini della Stella di Locarno. Con la caparbietà e la classe che li contraddistingue, hanno rimontato lo svantaggio andando poi a imporsi con il minimo degli scarti. Sullo slancio Davide e figli hanno poi concesso solo 3 punti in semifinale a Flavio Rossi, Valentino Ortelli e Luca Lorenzetti della Torchio, che in terna non sono certo degli sprovveduti. Le premesse per assistere a una finale avvincente c’erano quindi tutte. E difatti nelle prime battute le due terne si sono equivalse (6-6), ma poi Rodoni-Berri-Delea, approfittando di un momento di crisi di Gioele e Gregory e nonostante il prodigarsi di papà Davide, si sono involati verso la vittoria (12-6) e la conseguente conquista del titolo cantonale. Si sono messi in luce, conquistando il quinto posto, anche Claudio Mombelli-Alessandro Eichenberger-Alice Bernaschina (Ideal), Romano Biagi-Alfio Norghauer-Roberto Ferretti (Sfera) in compagnia dei già citati Casella-Zucca-Scopazzini e Klein-Lucini-Dalle Fratte. Ha diretto la competizione l’esperto Emilio Tunesi.

Alla Torchio l’ottagonale a squadre

Nel solito gradevole ambiente conviviale, si è concluso sabato in serata al bocciodromo di Lugano l’ottagonale a squadre organizzato dalla Gerla. Lo ha vinto la Torchio di Biasca precedendo nell’ordine Ideal Coldrerio, Comano, Pregassona, Sfera, Libertas, Malcantonese e Riva San Vitale.

Si gioca il Gp Malcantonese

Proposto dall’omonima bocciofila, si sta disputando seralmente il torneo Malcantonese a coppie sui campi di Molinazzo e Astano. Le fasi conclusive sono previste sabato pomeriggio con la finale attorno alle 17.30 nel bocciodromo di Molinazzo.

La musica è finita… gli amici se ne vanno…

Altri tre amici bocciofili ci hanno purtroppo lasciato negli scorsi giorni. Alla bella età di novantasette anni è scomparso Giovanni Gerosa. Con i fratelli Bruno e Simone formò negli anni 50 una formidabile terna. Vinsero infatti il primo titolo ticinese della specialità nel 1952, ripetendosi nel 1958. Giovanni vinse anche altri numerosi tornei con vari soci, tra i quali ricordiamo Luigi Larghi e Marco Ferrazzini, e vestì pure la maglia della nazionale. Ci ha lasciati anche il mendrisiense Angelo Bazzo che, con la maglia della Romano, si distinse negli anni 60 vincendo alcune gare.

Anche il quasi settantenne Ermanno Costa non è più tra noi. Giocò con profitto in diverse bocciofile del Mendrisiotto conquistando significativi successi. Negli ultimi anni militò nella Cercera di Rancate che lo ricorda con grande affetto. Pure Adolfo Garcia, una delle colonne portanti della Bar Motto di Mesocco, è improvvisamente scomparso. Giocatore tenace e versatile, il "Dolfo" lo trovavi spesso e volentieri dietro al bancone del bar del bocciodromo mesoccone dove, tra un caffè e una birretta, era un piacere scambiare con lui quattro chiacchiere. Ai familiari degli scomparsi le nostre condoglianze.

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