Basket

Torna il Torneo internazionale: ‘Eravamo stufi di aspettare’

Pallacanestro, da domani a lunedì sei squadre U18 in gara al Palasport di Bellinzona. L’organizzatore Pizio: ‘I nomi sono di qualità’

14 aprile 2022
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Dopo due anni d’assenza forzata fa ritorno a Bellinzona il torneo internazionale U18, organizzato dall’associazione Basketimeout. Sei le squadre al via: la Nazionale svizzera e i Lugano Tigers come padroni di casa, la Next Step Academy di Rapallo (vincitrice dell’ultima edizione) e la Fortitudo Bologna dall’Italia, dal Montenegro fa ritorno il Sedmica Podgorica e chiude il lotto il Vodno Suns Partizan (Macedonia del Nord). Proporre un tale evento non è un compito da poco, e difatti ha tenuto impegnati Fabrizio Pizio e i suoi colleghi del comitato organizzatore, fino a poche ore dalla prima palla contesa.

Sentiamo Pizio proprio mentre si sta muovendo in direzione Palasport: «Cominciamo adesso i preparativi pratici, ma da un punto di vista organizzativo siamo impegnati, almeno a livello di comitato e di collaboratori più stretti, già da quattro mesi. È abbastanza impegnativo. Abbiamo un budget abbastanza alto, già alloggiare cinque squadre ci provoca un esborso piuttosto elevato, dobbiamo poi prevedere i test Pcr per permettere, per esempio ai macedoni, di tornare a casa, e sappiamo bene quanto siano onerosi. Tutte spese che prima non esistevano. Inoltre accoglieremo per un "clinic" dieci giovani arbitri di Lnb, per l’arbitraggio in tripla, anche loro vanno ospitati per quattro giorni. Il budget è perennemente in crescita e oltretutto in questo periodo trovare sponsor è sempre più complicato, visto che le aziende a seguito del Covid sono più attente negli investimenti. Ma grazie all’impegno dei membri di comitato che hanno buoni contatti nella società economica e politica, abbiamo trovato diverse persone disposte a darci una mano. Durante tutto l’anno abbiamo una decina di persone che si occupano costantemente del torneo, che sono i membri di comitato, più un paio di altre persone annesse. Durante la manifestazione arriviamo invece a trenta-quaranta persone, che si occupano della buvette, della sicurezza, dello streaming. Ed è tutta gente che si mette a disposizione gratuitamente, per il puro piacere di farlo e per la soddisfazione di mettere in atto una manifestazione del genere in una città che ne ha voglia. Spero quest’anno di capire che tipo di pubblico ci sarà, anche vero che senza la concomitanza del torneo di Massagno e di quello di calcio di Bellinzona, dovremmo poter portare un po’ più di gente al Palasport. È anche vero che lo streaming potrebbe condizionare un po’ la presenza fisica, soprattutto degli accompagnatori delle squadre straniere».

Da quest’anno c’è pure lo streaming

D’altro canto, pubblico, giocatori e organizzatori non vedono l’ora di tornare a pieno regime, l’attesa è tanta: «L’aspetto migliore è tornare dopo due anni di pausa perché eravamo stufi di non poter organizzare il torneo. Nel 2020 infatti ci eravamo fermati poco prima dell’inizio, dopo un’edizione del 2019 eccezionale. Adesso ripartiamo con un’edizione che pensavamo potesse incontrare delle difficoltà e invece per assurdo può diventare la migliore degli ultimi anni, grazie alla voglia di ripresa da parte di tutti. È stata un po’ una sorpresa. Abbiamo investito parecchio sui social e sui media, abbiamo il canale Swiss World Tv che ci organizza uno streaming con quattro telecamere in maniera professionale e con esperienza, cose che per le precedenti edizioni non erano possibili. La gente ha però voglia di andare in palestra a rivivere emozioni che nell’ultimo periodo non poteva vivere, perlomeno non con regolarità».

A garantire lo spettacolo sei squadre (divise in due gruppi) da quattro diverse nazioni: «Abbiamo sempre voluto avere squadre di qualità. Abbiamo la Fortitudo Bologna, la Nazionale svizzera che sta prendendo parte al campionato di Lnb, c’è il Lugano che ha vinto la Coppa svizzera ed è la miglior squadra a livello nazionale delle U18, c’è la squadra macedone che è un Academy che raggruppa i migliori giocatori della Macedonia, così come la Next Step Academy, che ha già vinto due volte il torneo e che è formata da ragazzi italiani e stranieri, infine il Sedmica Podgorica che è in testa al campionato montenegrino e già l’ultima volta che era arrivato a Bellinzona aveva destato un’ottima impressione, nonostante fosse giunto all’ultimo in sostituzione di un’altra squadra. Abbiamo optato per ripartire con squadre che garantissero una certa affidabilità».

Questa è la nona edizione del torneo, il che significa che la prossima edizione sarà la decima. Un primo sguardo verso il futuro s’impone: «Il sogno nel cassetto è sempre quello d’invitare una squadra nordamericana, ma siamo anche in contatto con una squadra argentina. I costi sono molto alti, per cui stiamo cercando qualcuno che ci dia una mano a finanziare il viaggio. Poi c’è una squadra turca che sarebbe dovuta venire due anni fa, e che questa volta non è potuta venire in quanto impegnata a recuperare il campionato, e non è esclusa nemmeno la partecipazione di una squadra francese. Passeremo infatti sicuramente a otto squadre. Visto che la struttura G+S può ospitare cinque squadre, dovremo forzatamente investire su alberghi e altre strutture».

Intanto però c’è da pensare al presente, visto che domani si inizia con le prime due partite, alle 18.45 e alle 21, dopo tanto tempo di pausa, è ora che parli il campo.

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