CICLISMO

Van Aert a casa col Covid, Van der Poel contro tutti al Fiandre

L’olandese grande favorito della Ronde, mentre il campione belga è out. La Svizzera punta su uno Stefan Küng in grande forma

1 aprile 2022
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"In Flanders Fields", nei campi delle Fiandre. Se nel 1915 il tenente colonnello canadese John McCrae vedeva spuntare i papaveri tra le macerie della battaglia di Ypres, immagine dalla quale erano scaturite le parole di una famosa poesia di guerra, domenica a punteggiare la campagna belga saranno i partecipanti alla 106ª edizione della Ronde van Vlaanderen, il Giro delle Fiandre. Duecentosettantadue chilometri e mezzo tra Anversa e Oudenaarde, attraverso 18 muri e 7 tratti di pavé. Si inizierà dopo 130 km con il Vecchio Kwaremont, 1’500 metri di pavé con pendenza massima dell’11%, seguiranno Paterberg, il terribile Koppenberg (600 metri con punte massime al 20%), il Kruisberg, il Taaienberg. L’ultimo muro sarà il Paterberg a 13,3 km dal traguardo.

Tra i grandi favoriti spicca un nome su tutti, quello dell’olandese Mathieu van der Poel, vincitore mercoledì dell’Attraverso le Fiandre e trionfatore della Ronde nel 2020 (lo scorso anno aveva chiuso al secondo posto). Il suo avversario principale non sarà il campio belga Wout van Aert costretto – poiché risultato positivo al Covid – a rinunciare a quella che è la corsa più importante della stagione per tutto il popolo fiammingo. Andrà quindi sorvegliato lo sloveno Tadej Pogacar, dominatore di questo inizio di stagione. Tra gli outsider di spessore, il danese Kasper Asgren, primo un anno fa, così come l’altro sloveno Matej Mohoric, vincitore a sorpresa della Milano-Sanremo. In ordine sparso, altri nomi di possibili vincitori: Tiesj Benoot, Christophe Laporte, Mads Pedersen, Jasper Stuyven, Alexander Kristoff (vincitore nel 2015), Greg van Avermaet (quattro volte sul podio, ma mai vincitore). In casa svizzera, da tenere d’occhio Stefan Küng. Il turgoviese si è messo in evidenza nell’Attraverso le Fiandre (sesto) e sta attraversando un ottimo momento di forma. La sua conformazione fisica si adatta perfettamente a questo tipo di gare e potrebbe essere lui a riportare la bandiera rossocrociata sul gradino più alto del podio dopo le tre vittorie di Fabian Cancellara (2010, 2013 e 2014).

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