BASKET

Lugano - Olympic, c’era una volta e adesso non c’è più

Per anni è stata la sfida clou della stagione, ma adesso il divario finanziario tra le due società rende improponibile il paragone. La Sam a Basilea

Domani sfida all’Elvetico fra Lugano e Olympic alle 17, mentre la Spinelli è in trasferta a Basilea contro gli Starwings.

C’era una volta una partita, Lugano-Olympic che era il clou della stagione, ai tempi in cui non esistevano i playoff. La Gerra si riempiva in ogni dove, tutto esaurito un’ora prima della palla a due. Poi, dopo la Federale si sono avvicendate altre denominazioni, da FV a Lugano, su su fino ai Lugano Tigers di oggi. Ma la sfida fra ticinesi e burgundi è sempre stata di quelle che valevano una stagione. Almeno fino a qualche anno fa, quando le forze in campo si equivalevano o pendevano da una parte o dall’altra per poche migliaia di franchi. Oggi che di franchi ne troviamo solo in riva alla Sarine, perché l’Olympic è un’istituzione a Friborgo e gli appassionati al basket alcune migliaia almeno, compresi quelli che sono disposti a finanziare la società, oggi, si diceva, ci troviamo agli opposti: con Friborgo sempre in cima alla piramide e con praticamente già due titoli in tasca, quello della Sbl Cup e quello che vincerà tra poco nella finale di Coppa contro il derelitto Nyon, mentre alla base di questa piramide c’è un Lugano che occupa l’ultima pozione e tale resterà sino alla fine. Anche perché, se già prima le speranze erano poche, con l’imminente partenza di Criswell per la Francia, al netto del fatto che oggi sarebbe comunque out a causa di un malanno, le speranze di agguantare l’ottava posizione sono quasi nulle: non ha certamente né la disponibilità di uomini, né di tecnica per fare quanto ha fatto nell’hockey uno splendido Ambrì per arrivare ai pre playoff. Si tratterà di capire con quale mentalità le due compagini scenderanno in campo e, conseguentemente, avere la dimensione del punteggio. C’era una volta, si diceva, e chissà se arriverà ancora qualcosa di simile in futuro.

Per Massagno la trasferta di Basilea dovrebbe essere poco più di una formalità e ciò con tutto il rispetto per la squadra renana: colpiti oltre misura da infortuni e pandemia, i vice campioni svizzeri in carica hanno avuto una stagione di enormi difficoltà e quindi pretendere miracoli è impossibile. Dal canto suo, la Spinelli ha l’obbligo di mettere in campo il meglio del suo repertorio, proprio per allenare mentalmente ogni sfida. Alla Sam è mancata spesso la continuità e ciò deve essere un fattore da azzerare prima che comincino i playoff. Anche perché, nella situazione attuale, oltre a recuperare gli infortunati, occorre che tutti si pongano già in ottica mentale dei playoff. Partita con ambizioni e caduta malamente sui primi due obiettivi, il campionato resta il traguardo da raggiungere.

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