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La rivincita va all’Olympic: niente da fare per la Sam

Il cammino di Coppa del Massagno si ferma allo stadio degli ottavi di finale. Avanti i Lugano Tigers, passati agevolmente in casa del Morges

James in lotta con Cotture per il possesso palla (Keystone)

L’Olympic si aggiudica con merito la sfida degli ottavi di Coppa contro una Spinelli che non è mai riuscita, se non a sprazzi, a trovare il modo di ribaltare il risultato. Pesano come macigni le 19 palle perse e con simili cifra non è contro l’Olympic che si può vincere. Se poi si tira con il 36% al cospetto del 43% degli avversari, le cose si complicano ulteriormente. E, alla fine, i ticinesi perdono anche un po’ la faccia, con due falli tecnici fischiati ai fratelli Mladjan, tornati alle vecchie abitudini: si possono comprendere frustrazioni e nervosismo ma la gara non l’hanno certamente decisa gli arbitri. L’Olympic ha avuto un Cotture super – 24 punti, 8 rimbalzi e 3 stoppate – mentre i frombolieri massagnesi si sono trovati con le polveri bagnate: 2/11 Dusan, 2/6, 2/9 M. Mladjan e Kovac 1/9; con un 5 su 26 dai tuoi tiratori non si può sperare molto. La sufficienza solo per James in doppia cifra e Taylor, 19 punti ma con 7 perse è al limite. In ogni caso l’Olympic si è mostrata più squadra e con una panchina decisamente di sostanza. La buona difesa e un attacco con più scelte efficaci, hanno fatto la differenza come i 18 punti realizzati in contropiede contro i 7 della Sam.

Primo tempo di netta marca burgunda per 14 minuti, quando Cotture, dominatore assoluto raggiungono il +16, primi minuti con una sequenza di palle perse, 4, che favoriscono l’allungo dei padroni di casa: 14-7 al 5’. La Sam non trova sbocchi e un 9-0 che porta lo score sul 20-9 al 7’. Gli ultimi tre minuti sono tutti Sam ma con soli 3 liberi: 23-12 alla pausa. L’Olympic mette uno zero nella casella palle perse, gli ospiti 5: per i burgundi 8/19, 13 per i ticinesi. Nel secondo quarto per 4’ è solo Olympic: 16. Poi la difesa a zona, il 4+1 di Kovac, unitamente alla tripla di M. Mladjan e un paio di canestri di Taylor, il 2-12 riporta la Spinelli a 6 punti: 33-27 al 5’. È ancora Cotture con un 2+1 a ridare slancio ai suoi e altre 3 palle perse permettono all’Olympic ditornare avanti di oltre dieci punti: 43-31. Le 12 palle perse contro le 2 dei burgundi sono una sentenza e da sole spiegano lo score.

Il terzo quarto va a strappi: la difesa a zona della Sam permette il recupero e dal 46-31 al 2’ si va al 52-46 al 7’; 5 punti consecutivi dell’Olympic non bastano perché la Spinelli risponde a tono e il tempo si chiude sul 61-53. Ultimo quarto farcito da errori: dopo 6 minuti il parziale è di 4-6! I burgundi volano a +11 con una schiacciata di Cotture sulla 19esima palla persa. La Sam torna con Kovac che sbaglia volutamente il terzo libero, rimbalzo di James e tripla di Dusan: 70-64 a 63” dalla fine. Poi i due tecnici e i tiri disperati, unitamente ai falli, danno il 76-64 finale.
«Abbiamo giocato molto male in attacco – commenta Gubitosa –. E le tante palle perse le abbiamo pagate caro. Non si possono fare tanti regali all’Olympic, soprattutto in casa loro. Inoltre siamo mancati anche sotto le plance, in particolare in difesa. Loro han messo 36 punti, noi 22 nell’area pitturata. Peccato che sia finita così presto l’avventura in Coppa».

Nessun problema per i Tigers

Impegnati sul parquet del Morges, i Lugano Tigers hanno dal canto loro staccato senza particolari difficoltà il biglietto per i quarti di finale: 71-88 il risultato finale dell’incontro.

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