VELA

Vendée Globe, Alan Roura e il mecenate che fabbrica i sogni

Alla sua terza campagna intorno al mondo, il ginevrino sarà al timone di Hugo Boss 7, l’Imoca da 4 milioni ricevuta in dono da un personaggio misterioso

Sei mesi di trattative per coronare un sogno. ‘Questo è il progetto di una vita’, dice il ventottenne skipper romando (Keystone)
27 ottobre 2021
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Ha già due Vendée Globe alle spalle, nonostante abbia appena ventotto anni. Ma la sua prossima campagna della regata più massacrante tra tutte, cioè il giro del mondo in solitaria senza scalo né assistenza, potrebbe essere quella della consacrazione, per Alan Roura. Infatti, dopo aver portato a spasso per il globo la sua ‘Fabrique’, imbarcazione di vecchia generazione, varata nel 2007, nella prossima edizione, che salperà dalle Sables d’Olonne nel novembre del 2024, il navigatore ginevrino avrà tra le mani nientemeno che il timone di Hugo Boss 7, l’imbarcazione più innovativa tra tutte quelle già battezzate nella classe Imoca, e che affidata al britannico Alex Thomson era quella da battere nella Vendée Globe 2021, la nona della storia. Salvo poi che il favorito numero uno fu costretto a ritirarsi al largo delle coste sudafricane, dopo un danno strutturale causato dalla collisione con un oggetto non identificato.

Messa in vendita al termine della regata (la cifra richiesta era di 4 milioni e 150mila euro), l’imbarcazione di Thomson è stata finanziata per conto di Roura da un mecenate che non desidera visibilità. Il romando intanto si frega le mani, sapendo grazie a quell’imbarcazione farà un balzo di tre generazioni. «Questa è una barca che ti fa sognare» esclama all’agenzia France Presse il ginevrino, diciassettesimo classificato nell’ultima edizione dopo aver accusato problemi tecnici, mentre alla sua prima Vendée Globe, nel 2016, si era piazzato dodicesimo nonostante fosse il più giovane del lotto. «Quando era stato varata, questa barca aveva fatto paura a tutti ed Alex è sempre stato un passo avanti agli altri, mentre le barche che stanno uscendo adesso dai cantieri le somigliano molto».

Erano mesi che Roura si stava battendo per mettere mano su quell’imbarcazione, dopo che Alex Thomson aveva deciso di fare l’impasse sull’edizione 2024, contando tuttavia di esserci in qualità di manager del suo stesso team. «Inizialmente avevo pensato di far costruire una barca da zero, ma le regole della classe Imoca (le imbarcazioni oceanica da regata dalla lunghezza di sessanta piedi, ovvero più di diciotto metri, che prendono parte alla Vendée Globe, ndr) nel frattempo non hanno avuto una gran evoluzione, quindi le barche utilizzate quest’anno rimarranno performanti anche fra tre anni. E tra tutte, questa famosa Hugo Boss 7 è stata quella di maggior successo».

A Roura, adesso, non resta che trovare i fondi per allestire il budget per la sua nuova campagna. «Questo per me è il progetto di una vita. La scelta dell’imbarcazione ha giocato un ruolo fondamentale nella ricerca di sponsor, ancor più della mia esperienza» aggiunge, anticipando di poter annunciare a breve il nome dell’azienda (svizzera, fra l’altro) che sarà suo principale partner nell’operazione.

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