ATLETICA

Piccola rottura del tendine d'Achille per Lea Sprunger

La 31.enne vodese ha già ripreso l'allenamento alternativo dopo qualche giorno di stop. Il rientro è previsto nella Coppa Europa a squadre del 19-20 giugno

25 maggio 2021
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La fortuna non smette di perseguitare Lea Sprunger in questo inizio di stagione estiva. La 31.enne vodese si è procurata una “piccola rottura del tendine d'Achille sinistro”, ha annunciato martedì in una conferenza stampa virtuale organizzata da Swiss Athletics.

«Ho smesso di correre per dieci giorni a causa di un infortunio al polpaccio che mi ha costretta a fare forfait ai Mondiali di staffetta a Chorzow alla fine di aprile. Quando il 9 maggio sono tornata in Olanda stavo meglio e ho potuto ricominciare a correre. Ma il mio polpaccio e il mio tendine hanno reagito abbastanza violentemente», ha detto.

Lea Sprunger ha quindi deciso di sottoporsi a una risonanza magnetica, che ha rivelato un piccolo strappo del tendine d'Achille. Negli ultimi 10 giorni si è allenata in modo alternativo. «Il polpaccio e il tendine hanno reagito bene. E ieri (lunedì, ndr), ho corso 100 metri senza sentire alcun dolore», ha aggiunto.

‘Rimango fiduciosa’

La campionessa d’Europa 2018 e quarta dei Mondiali 2019 nei 400m ostacoli rimane ottimista. «Può sembrare allarmante, ma resto fiduciosa. Qui (a Papendal, ndr) ho tutto a disposizione per sottopormi alla migliore cura possibile. Sono convinta che stiamo andando nella giusta direzione. Ho ancora tempo. Sono già qualificata per i Giochi, quindi non ho pressione. Ho ancora abbastanza tempo per essere in forma alla fine di luglio», quando si terranno le Olimpiadi di Tokyo, l'obiettivo finale di una carriera che si concluderà a fine stagione.

C'è ancora qualche incertezza sul resto del suo programma. «Spero di tornare a gareggiare in Coppa Europa a squadre (19/20 giugno a Cluj, ndr), con una staffetta, e di gareggiare nei miei primi 400m ostacoli ai campionati svizzeri del 26 e 27 giugno a Langenthal».

‘Faccio fatica a vedermi sul podio’

Lea Sprunger sa che sta pagando l'enorme carico di lavoro che ha svolto per anni. "A 31 anni, comincio a pagare il duro lavoro che ho fatto in allenamento. Il mio tendine mi sta dando fastidio da un po' di tempo, ed è una parte del mio corpo che è più difficile da guarire. Al momento è ovviamente difficile fissare obiettivi. Non riesco a vedermi sul podio olimpico. Ma ho tempo. Se tutto va bene, sono convinta che avrò i mezzi per raggiungere la finale olimpica. A quel punto tutto sarà possibile», ha concluso.

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