CICLISMO

Marc Hirschi animerà il Tour de Romandie

Torna a fine mese la corsa elvetica dopo l'annullamento dell'edizione 2020. Non ci sarà il campione in carica Primoz Roglic

(Richard Chassot con la maglia gialla del Tour de Romandie)
13 aprile 2021
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Il ciclismo internazionale torna a salutare la Svizzera. Dopo che nel 2020 la pandemia di Covid-19 ha portato all'annullamento, in ordine cronologico, di Tour de Romandie, Tour de Suisse e Mondiali di Agile-Martigny, il plotone del World Tour si appresta a ritrovare le strade della Romandia, con una corsa che scatterà martedì 27 aprile da Oron per concludersi il 2 maggio a Friborgo. Al via non ci sarà il due volte vincitore Primoz Roglic, ma ha invece confermato la sua presenza Marc Hirschi.

La 74ª edizione del TdR ha mantenuto le medesime tappe della prova annullata un anno fa, con molta montagna nelle tappe in linea. Tuttavia, per svariati motivi, il percorso ha dovuto essere modificato in alcuni punti. Ad esempio, la frazione Aigle-Martigny, che nel 2020 doveva servire da test in vista dei Mondiali, non prevede più la salita della Petite Forclaz, rimpiazzata dall'ascesa di Chamoson. Per quanto riguarda gli sprinter, dovranno verosimilmente accontentarsi della tappa che si chiuderà ad Estavayer, per quanto pure in quell'occasione i corridori saranno chiamati superare un dislivello di 2'000 metri.

La tappa-regina sarà quella di sabato, tra Sion e Thyon 2000. Per la prima volta in stagione una corsa raggiungerà quota 2000 e considerato il periodo dell'anno c'è da sperare in condizioni climatiche favorevoli. Il direttore della corsa, Richard Chassot, ha comunque rassicurato tutti sull'esistenza di un piano B già allestito nel caso in cui la meteo dovesse fare le bizze. «Lo scorso anno a Thyon nevicava il giorno previsto per l'arrivo di tappa», ha sottolineato il friborghese.

L'ultima maglia gialla verrà assegnata a Friborgo, al termine di una cronometro di 16 km che comprenderà l'esigente strappo della Lorette, con pendenze fino al 17%.

Dopo un inizio di stagione carico di appuntamenti, con l'ultima vittoria colta sabato al termine del Giro dei Paesi Baschi, lo sloveno Primoz Roglic ha deciso di non prendere parte a una corsa della quale è il detentore del titolo, avendola vinta nel 2018 e nel 2019. «La sua assenza rappresenta per noi l'unico aspetto negativo», ha aggiunto Chassot. A giocarsi il successo finale dovrebbero essere il colombiano della Movistar Miguel Lopez, l'australiano Richie Porte e il britannico Geraint Thomas (entrambi della Ineos) e il tedesco della Bora, Lennard Kämna.

Per quanto riguarda gli svizzeri, Marc Hirschi dovrebbe apprezzare il percorso. Al via anche Stefan Küng e Sébastien Reichenbach per la Groupama, mentre Stefan Bissegger difenderà i colori della Ef Education First. E se la maglia gialla finale si giocherà in salita, molto attesi saranno i due appuntamenti a cronometro, quelli di Oron e Friborgo. Infatti, è prevista grande battaglia tra Küng e Bissegger da una parte e il campione del mondo, l'italiano Filippo Ganna. In stagione i due turgoviesi hanno già battuto il corridore di Verbania. In totale sono annunciati al via dieci svizzeri, tra cui lo sperimentato Mathias Frank, leader della Ag2r.

Le tappe

Martedì 27 aprile, 1ª tappa: prologo a cronometro a Oron-la-Ville (4 km)

Mercoledì 28 aprile, 2ª tappa: Aigle - Martigny (168 km)

Giovedì 29 aprile, 3ª tappa: La Neuveville - St-Imier (165 km)

Venerdì 30 aprile, 4ª tappa: Estavayer - Estavayer (168 km)

Sabato 1º maggio, 5ª tappa: Sion - Thyon 2000 (161 km)

Domenica 2 maggio, 6ª tappa: cronometro a Friborgo (16,1 km).

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