MOUNTAIN BIKE

'Ho commesso qualche errore, ma un top 15 mi dà molto morale'

Cdm a Nove Mesto, il ticinese Filippo Colombo chiude al 14.mo posto una prova vinta dal danese Andreassen. Nessuno svizzero sul podio

1 ottobre 2020
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A Nove Mesto (Repubblica ceca), primo cross-country di Coppa del mondo con poche soddisfazioni per i colori rossocrociati. In campo maschile la vittoria è andata al 23.enne danese Simon Anderassen, davanti al francese Maxime Marotte e all’olandese Milan Vader, mentre tra le donne a trionfare è stata la 21.enne francese Loana Lecompte (pure lei al primo trionfo a questi livelli), che ha preceduto l’olandese Anna Terpstra e la campionessa del mondo Pauline Ferrand Prevot. Filippo Colombo ha chiuso al 14.mo posto a 1’43” dal vincitore. Per il ticinese, all’esordio in Coppa del mondo nella categoria élite, si tratta di un risultato incoraggiante, anche perché nel finale è riuscito a recuperare alcune posizioni. «Sono abbastanza contento della mia prestazione, un posto nei 15 non è da buttare – commenta il ticinese del Team Absalon –. Ho commesso alcuni errori tecnici, in particolare sulla salita, ma non posso dimenticare che si trattava del mio primo cross-country di Cdm tra gli élite. E la differenza di livello si è vista, c'è un sacco di ragazzi sullo stesso livello. Negli U23 se commettevi un errore potevi recuperare senza troppa fatica, adesso invece se ti rilassi o sbagli, perdi immediatamente tre o quattro posizioni e non riesci più a chiudere il buco».

Nonostante il ritmo più alto rispetto alla categoria U23, nel finale Colombo ha dimostrato di essere fisicamente pronto... «Ho recuperato cinque o sei posizioni, è vero. Stavo bene e questo mi fa ben sperare per i prossimi giorni. Adesso ho perso le misure della categoria e domenica, nella seconda prova di cross-country, mi piacerebbe migliorare il mio risultato».

Intanto, però, domani è in programma una short-race. Dopo il quarto posto di martedì, Colombo punta ancora in alto... «Penso di poter fare nuovamente una buona gara. Un posto tra i primi otto sarebbe magnifico, in quanto mi garantirebbe la prima fila per la prova di domenica».

Nessun elvetico è salito sul podio, ma il più atteso di tutti, il campione del mondo in carica Nino Schurter, è stato protagonista di un incredibile recupero. Partito malissimo, si è subito ritrovato staccato dai migliori, tanto che a metà gara occupava la 23.ma posizione. Da lì in poi, però, ha iniziato a pedalare sui suoi standard e a recuperare posizioni su posizioni. Non ha potuto fare la differenza con i migliori (il distacco è sceso a un minimo di una ventina di secondi), ma è comunque riuscito a chiudere ai piedi del podio. Degli altri svizzeri, da segnalare la prova di Mathias Flückiger, rimasto a lungo con i migliori, ma letteralmente scoppiato poco dopo metà corsa (si è ritirato). 

In campo femminile, niente da fare per Sina Frei che ha chiuso al 7. posto, migliore delle elvetiche davanti a Alessandra Keller (10.ma), Linda Indergand (13.ma) e Jolanda Neff (17.ma).

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