CICLISMO

Cavendish scala l'Everest senza muoversi da casa

L'inglese della Bahrain-McLaren in dieci ore e mezza avvicina i novemila metri di dislivello sui rulli. 'Il tempo era brutto e così è nata l'idea'

Keystone
3 maggio 2020
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Mark Cavendish firma un'impresa: 8'848 metri di dislivello pedalando sui rulli di un simulatore in casa sua. Che è poi l'altezza sul livello del mare della montagna più imponente del pianeta, cioè l'Everest: «Un'unica salita di 211 km fino a toccare quota 8'848 metri dopo 10 ore 37'32», dice il velocista inglese della Bahrain-McLaren. «A me e a Luke Rowe è venuta l'idea quando abbiamo saputo che il tempo sarebbe stato brutto» dice Cavendish sul web, pubblicando uno screenshot del suo exploit su una piattaforma per allenamenti casalinghi.

L'idea, però, non è nuova. Il 19 aprile, del resto, l'italiano Giulio Ciccone, miglior scalatore al Giro d'Italia 2019, aveva raggiunto i 10'397 metri di dislivello, su una distanza di 254 km, in 11 ore 19 minuti, pedalando dal balcone di casa, e nonostante la costante alimentazione aveva perso due chili, testimoniando di non aver mai sofferto tanto in bicicletta. Qualche giorno prima, invece, il gallese Geraint Thomas aveva pedalato sui rulli per trentasei ore in tre giorni - al ritmo di 12 ore al giorno - per raccogliere fondi per il sistema sanitario pubblico britannico impegnato nella lotta al coronavirus. Uno sforzo che s'era tradotto in quasi 350 mila euro in donazioni.

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