OLIMPIADI

La fiamma è arrivata in Giappone

Cerimonie ai minimi termini per lo sbarco del fuoco sacro. E crescono le voci autorevoli che chiedono un rinvio dei Giochi di Tokyo

20 marzo 2020
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La fiamma olimpica è arrivata in Giappone, dove la prevista accoglienza festosa è stata ridotta al minimo indispensabile a causa della pandemia di Covid-19 che rischia di mettere in pericolo anche lo svolgimento dei Giochi in calendario tra luglio e agosto. La fiamma è atterrata nella base aerea di Matsushima, nel Nord del Paese. La regione è stata scelta di proposito per celebrare la ricostruzione delle zone devastate dallo tsunami dell'11 marzo 2011, lo stesso che causò il disastro nucleare di Fukishima. Gli ex campioni olimpici Saori Yoshida e Tadahiro Nomura hanno sbarcato la fiamma dall'aero proveniente dalla Grecia. Dopo il discorso del presidente del comitato d'organizzazione, Yoshiro Mori, il fuoco sacro è stato fatto ardere all'interno di un calderone metallico di color rosa dorato a forma di fiore, simboleggiante la fioritura dei ciliegi, spettacolo atteso con impazienza ogni primavera dai giapponesi. La scenografia originaria prevedeva che 200 bambini della regione rallegrassero la cerimonia, ma l'organizzazione li ha costretti a rimanere a casa per cercare di evitare il propagarsi del coronavirus.

Il viaggio della fiamma attraverso tutte le regioni del Paese è rimasto invariato, ma le celebrazioni legate all'avvenimento sono state ridotte all'osso. La fiamma partirà per il suo periplo il 26 marzo da, J-Village di Fukushima, un vasto complesso sportivo trasformato durante gli anni in quartier generale dei lavoratori incaricati della messa in sicurezza della centrale nucleare devastata dallo tsunami. Nelle sedi di partenza e arrivo delle tappe non ci sarà pubblico, ma sarà possibile assistere al passaggio della fiamma lungo le strade.

La torcia dovrebbe terminare il suo viaggio il 24 luglio, data prevista per l'apertura dei Giochi di Tokyo. In merito all'effettiva possibilità di far svolgere regolarmente le Olimpiadi, martedì il Comitato internazionale olimpico aveva giudicato «inutile prendere decisioni radicali». In un'intervista rilasciata giovedì al New York Times, il presidente del Cio, Thomas Bach, ha ribadito che sarebbe prematuro annullare i Giochi previsti tra luglio e agosto. «Penso che l'insistenza del Cio nel mantenere la sua linea con tanta convinzione sia insensibile e irresponsabile», ha affermato l'ex giocatrice di hockey Hayley Wickenheiser, quattro volte medaglia d'oro olimpica e membro del Cio. «Nella situazione attuale, nella quale gli atleti non possono prepararsi in maniera adeguata, i Giochi andrebbero rinviati», ha sottolineato Kaori Yamaguchi, membro del consiglio esecutivo del Comitato olimpico giapponese in un'intervista con il quotidiano Nikkei.

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