CICLISMO

I ventagli spazzano il Tour e molti big pagano pegno

Vince in volata Van Aert, ma concedono tempo Pinot, Porte, Uran, Fuglsang, Aru, Landa. Alaphilippe rimane in maglia gialla. Oggi riposo, poi Pirenei e crono

15 luglio 2019
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Una tappa di pianura ha sconvolto la classifica del Tour de France. La Saint-Flour - Albi, l'ultima prima del giorno di riposo, ha visto la vittoria in volata di Wout van Aert e il consolidamento della maglia gialla da parte di Julian Alaphilippe. Il belga ha preceduto in volata l'italiano Elia Viviani e l'australiano Caleb Ewan. Volata, invero, a ranghi ridotti perché a una trentina di chilometri dall'arrivo ci ha pensato il vento laterale a spezzare l'equilibrio. Davanti sono rimasti i migliori velocisti, la maglia gialla con buona parte della squadra, un'attentissima Ineos in blocco che non si è lasciata sorprendere dai ventagli, Kruijswijk, Mas, Bardet, Adam Yates, Martin e Valverde. In tutto meno di una cinquantina di corridori che sotto l'impulso di Ineos (per la classifica generale) e Deceuninck (per la volata di Viviani) hanno progressivamente aumentato il loro vantaggio. Dietro, molti uomini di classifica. Nel primo gruppo inseguitore si sono ritrovati Pinot (gran lavoro in suo favore da parte di Reichenbach), Uran, Porte e Fuglsang, i quali hanno pagato uno scotto importante di 1'40”; dietro di loro un secondo drappello con la maglia bianca Ciccone, Landa (appiedato da un problema meccanico), Aru a 2'17”; ancora più indietro Nibali (a 5'04”), Soler (a 5'58”).

Al termine di una frazione di 217 km che non avrebbe dovuto riservare grandi emozioni, se non la volata conclusiva, la classifica generale ne esce sensibilmente modificata. In testa c'è sempre Alaphilippe, con un vantaggio di 1'12” nei confronti di Thomas, 1'16” su Bernal, 1'27” su Kruijswijk. Seguono Mas a 1'46”, Adam Yates a1'47”, Quintana a 2'04”. Pinot accusa ora 2'46”, Fuglsang è scivolato a 3'22”, Porte a 3'59” e Landa addirittura a 4'15”. Tutti distacchi che nell'ottica della lotta per la maglia gialla andranno decurtati di 1'12” per poter fare il raffronto sul primo uomo da classifica finale, vale a dire Geraint Thomas, ma comunque già significativi in vista dei Pirenei (giovedì Peyresourde e Hourquette d'Ancizan, sabato Soulor e Tourmalet, domenica Port de Lers, Mur de Péguère e Prat d'Albis) e della cronometro di venerdì (27,2 km a Pau).

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