Ciclismo

Richie Porte mostra i muscoli

A Gommiswald vince il danese Andersen, ma l'australiano dimostra il suo strapotere difendendo la maglia e mettendo pure altri secondi tra sé e i suoi principali rivali

14 giugno 2018
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A Gommiswald, nel canton San Gallo, il sorriso più grande è quello del danese della Sunweb Sören Kragh Andersen. Che coglie il più grande successo della sua carriera, lasciandosi tutti alle spalle in quella che era considerata la tappa regina del Tour de Suisse 2018, con due colli alpini mitici come il Furka (2'433 metri) e il Klausen (1'948).

Tuttavia, il padrone – quello vero – è ancora e sempre l'australiano Richie Porte. Il quale non solo si accontenta di difendere il primato, ma si mette pure a tirare sull'ultimissima asperità di giornata, cioè la salita di terza categoria (con una pendenza media del 6,6%) piazzata a tre chilometri dal traguardo. E alla fine riesce a prendere tutti in contropiede, dopo che la Movistar si era messa a tirare all'inizio della salita conclusiva, buttandosi all'inseguimento dei fuggitivi con il solo obiettivo di riuscire ad aumentare ancora il vantaggio sui suoi principali rivali in classifica. Che al termine di una tappa lunga 186 chilometri hanno perso un'altra dozzina di secondi.

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