
È nato sugli sci anche se è cresciuto in città, sulle rive del lago di Lugano. Perché a chiamarlo sono sempre state le montagne; «però va detto che è anche molto bello sentire la sabbia sotto i piedi...». Daniele Petrini sorride, si toglie la giacca da motociclista mentre dice che di lì a due giorni partirà in Nord America, dove sono in programma le prime gare veloci di Coppa del mondo di sci femminile. Con toni pacati e una voce spesso coperta dal chiacchiericcio di due avventori del bar in cui ha dato appuntamento, parla senza fretta e ci sorprendiamo a sorprendercene. Come se per allenare atlete che si buttano giù a ‘mille’ all’ora su pendii innevati o guidare una moto si dovesse per forza essere un po’ ‘scriteriati’.
Quello oltreoceano sarà un primo test per le frecce svizzere...