Newsletter

Nell’Alto Ticino è lotta fra caseifici

Nell’edizione odierna spazio anche ai 70 anni del rione La Maccheronata e alle ‘leggi russe’ che raggiungono la Georgia

17 maggio 2024
|

Per risolvere i complessi problemi politici nel mondo, spesso si pensano soluzioni semplici. Nel commento odierno di Roberto Scarcella vengono elencate alcune soluzioni strampalate, come il Covid non si debella con la ricerca ma con candeggina (Trump dixit), fino ad arrivare alle ‘leggi russe’ che hanno raggiunto la Georgia e che potrebbero spopolare nei Paesi dell’Area ‘Stan’.

A livello cantonale a tenere banco è invece l’imminente congresso del Partito socialista. Ad accendere i riflettori è Adriano Venuti che con tre mozioni critica duramente l’operato degli attuali timonieri del partito, Fabrizio Sirica e Laura Riget.

Nell’Alto Ticino c’è una lotta tra caseifici. Un ricorso avanzato dalla struttura di Airolo ha infatti bloccato la BlenioPlus. Luigi Arcioni, presidente della Società agricola bleniese: “Ricorso presentato per limitare la concorrenza, tuttavia bisognerebbe unirsi per promuovere e valorizzare i prodotti ticinesi”.

Dal Bellinzonese passiamo al Locarnese. A Minusio ripartono le trattative per decidere il destino della Cà di Ferro. Municipio e rappresentante dei proprietari presto al tavolo per valutare la possibilità di rendere fruibile l’edificio sulla Rivapiana che fu caserma per i mercenari.

Terminiamo nel profondo sud del Ticino e... in un calderone di maccheroni. Un calderone capace di contenere tutti i maccheroni cucinati negli ultimi 70 anni probabilmente non esiste. Fondato nel 1954 nell'allora via Vacallo, l'attuale via Bossi, per il rione La Maccheronata di Chiasso questo è l'anno dei festeggiamenti e, come per ogni cifra tonda che si rispetti, anche dei bilanci.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔