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La grande impasse della Brexit, tre anni dopo

Dalla Gran Bretagna a Molino Nuovo. Nell’edizione odierna spazio però pure ai bus alla stazione di Chiasso e al ricordo della sfida Carnera-Schaaf

10 febbraio 2023
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"Siamo un enorme memento mori. Anzi, no. Siamo un memento stultitiae". Così definiva, con rabbia, l’impasse in cui versa il Regno Unito tre anni dopo la Brexit, la scrittrice A. L. Kennedy in un intervento sulla Wockenzeitung. Sono dunque passati tre anni, tre anni in cui molte delle problematiche sorte all’indomani di questo divorzio sono tutt’altro che risolte. Cosa sta succedendo di preciso? La domanda l’abbiamo girata alla giornalista Paola Peduzzi, vicedirettrice del Foglio – per il quale insieme a Micol Flammini cura la rubrica ‘EuPorn - Il lato sexy dell’Europa’, divenuta anche un podcast –, studia e ama l’Unione europea, ma anche la Gran Bretagna.

Anche Franco Zantonelli, nel commento di oggi, ci parla di Brexit e di come un azzardo che sembrava avere la grandezza di una palla di neve è diventata valanaga con l’aiuto di tutti i premier che si sono succeduti in questi anni, da Cameron a May fino a Boris Johnson

Portano il nome di due piante. Oleandro e Pungitopo. Sono i nomi delle case popolari che sorgeranno nel Rione Madonnetta di Molino Nuovo. Sono loro i punti cardine, assieme a diversi altri interventi di minore importanza, i punti cardine della riqualifica del rione. Oggi ve ne presentiamo a grandi linee i contenuti del progetto, di cui a breve dovrebbe essere inoltrata la domanda di costruzione.

A volte, bus e pedoni, devono convivere. Succede a Chiasso, dove a fine novembre, davanti alla stazione, sono spuntate delle strisce rosse con dipinto il pittogramma di un bus e di una persona che cammina. E in molti si sono chiesti cosa fosse. A questa domanda risponde l’Ufficio tecnico della Città: "Principalmente un avvertimento per i pedoni, che indica che in alcune manovre i bus potrebbero occupare parte del marciapiede. Sapevamo già durante la progettazione che sarebbe potuto succedere che i bus in alcuni casi avrebbero sormontato il marciapiede e per questo abbiamo ora deciso, in accordo con le aziende dei trasporti e il Comune, di prolungare la ‘Zona 20’ già presente, in modo che comprendesse anche l’area della pensilina".

Sono passati novant’anni giusti giusti. Tanto tempo, ma non abbastanza per dimenticare: quel maledetto 10 febbraio del 1933, un venerdì, sul ring del Madison Square Garden si consumò uno dei drammi più noti del pugilato. A sfidarsi, sul quadrato newyorkese, quella sera c’erano Primo Carnera ed Ernie Schaaf. Un match combattuto, certo, ma più fatto di schermaglie che di poderosi pugni. Fino alla tredicesima delle quindici riprese. Quando un sinistro di Carnera, invero non troppo velleitario, manda l’avversario al tappeto. Schaaf non si rialzerà più, e peggio, cadrà in un coma che, quattro giorni più tardi lo condurrà alla morte. Nell’edizione di oggi torniamo su quel drammatico incontro del Madison Square Garden.

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