laR 25 anni

L’esaurimento nervoso

16 settembre 2017
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Il capo ti rendeva impossibile la giornata? Era sicuramente questa la causa del tuo “esaurimento nervoso”. La moglie ti assillava per la vecchia lavatrice? I tuoi nervi, appariva evidente, si stavano sempre più esaurendo. Che poi questa cosa dei nervi a tempo, a capacità limitata, pensandoci bene dava una dimensione saggia della vita terrena: tutto prima o poi termina, finisce. Oggi non più. Non sopporti le code di mezzogiorno? Sei “stressato”. Mandi a quel paese tua moglie che per l’ennessima volta ti ricorda che la lavatrice fra acqua? Il tuo livello di stress rasenta il “burnout”.
Ci avete fatto caso? Da alcuni anni a questa parte i nostri “nervi” non si esauriscono più; hanno acquisito una forza altrimenti insperata. Nessuno più li cita. In compenso lo stress è senza ombra di dubbio il termine che ha ormai occupato la scena relazionale, mediatica in particolare. È tutto uno stress. Che non si esaurisce mai, maledetto lui, contrariamente ai nostri buoni e vecchi nervi. Eh già, perché l’esaurimento nervoso presumeva implicitamente la necessità di tornare a rifornirsi, ricaricarsi, riposarsi. Con lo stress tutto cambia; c’è e ce lo teniamo, senza scampo. Anche perché definizione neutrale, esiste come la vita, l’amore, la fretta, la morte. Ed è senza ricarica.

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