Curiosità

Basta cibo a cani e gatti per strada. Pena una multa salata

Giro di vite del sindaco di Bolognola, in provincia di Macerata. Ma l'Organizzazione internazionale protezione animali non ci sta

Chi fa da sé...
(Keystone)
12 dicembre 2023
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Vietato dare da mangiare a cani e gatti "anche randagi su aree pubbliche o aperte al pubblico" e nel "centro abitato (case di civile abitazione e attività economiche)" nel Comune di Bolognola, in provincia di Macerata. Di più: per i trasgressori è prevista una sanzione pecuniaria che può variare da 25 a 500 euro. È quel che ha disposto il sindaco, Cristina Gentili, con un’ordinanza contro la quale l’Organizzazione internazionale protezione animali è intenzionata a presentare un’istanza di revoca in autotutela.

Il provvedimento del sindaco ordina, testualmente, "il divieto di somministrare alimenti di qualsiasi natura in forma diretta o indiretta a gatti e cani, anche randagi, su aree pubbliche o aperte al pubblico, centro abitato (case di civile abitazione e attività economiche), con espresso divieto di gettare granaglie, sostanze e scarti/avanzi alimentari".

L'Organizzazione internazionale protezione animali ritiene l’atto illegittimo, e dunque annullabile, poiché in evidente conflitto con diverse leggi, e non da ultimo con l'articolo 9 della Costituzione, ferme restando le norme igienico-sanitarie da rispettare.

«L’ordinanza è lesiva della tutela del benessere degli animali randagi presenti sul territorio e in più occasioni la giustizia amministrativa si è espressa annullando simili atti. Vedremo se il sindaco Gentili farà un passo indietro evitando il ricorso», commenta il presidente dell’Organizzazione internazionale protezione animali, Massimo Comparotto. «In caso di ricorso e di eventuale accoglimento, il Comune potrebbe dover pagare anche per le spese di giudizio, con conseguente danno erariale».

Già negli anni Novanta il Consiglio di Stato in sede consultiva precisava che "nessuna norma di legge fa divieto di alimentare i randagi nei luoghi in cui essi trovano rifugio". Più recentemente, il Tribunale amministrativo regionale della Puglia, su ricorso dell'Organizzazione internazionale protezione animali e di Earth, aveva annullato un’ordinanza del Comune di Panni (Fg) nella parte in cui vietava ai cittadini di alimentare i cani vaganti nelle aree pubbliche o aperte al pubblico mediante il deposito di cibo in terra.

Invece di agire con metodi spicci e illegittimi, oltre che eticamente molto discutibili, l’Organizzazione internazionale protezione animali invita il Comune di Bolognola a garantire decoro e igiene sul suolo pubblico predisponendo, di concerto con i volontari, "punti di somministrazione". Allo stesso tempo, sarebbe opportuno che potenzi i controlli per evitare l’abbandono di rifiuti.

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