Curiosità

Gran Bretagna, sirena di allarme su milioni di smartphone

Test di massa senza precedenti, per simulare un allarme collettivo di fronte a ipotetiche future emergenze

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(Keystone)
24 aprile 2023
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Milioni di persone con gli occhi fissi sul telefonino che segna le 14.59, vibra ed emette un inconfondibile suono di allerta: è accaduto nel Regno Unito nel test di massa senza precedenti per simulare un allarme collettivo di fronte a ipotetiche future emergenze. Abbondantemente annunciato dal governo, si è svolto senza problemi tecnici o intoppi di rilievo e ha interessato "quasi tutti gli smartphone" attivi nel Paese con tecnologia 4G e 5G.

Il sistema è stato concepito dalle autorità per segnalare rischi generalizzati in occasione di eventi climatici estremi, inondazioni o emergenze come grandi incendi, oltre che per casi di attentati terroristici o situazioni di pericolo per la sicurezza sul fronte della "difesa civile". E accade così: il telefono vibra, emette una sirena di allarme che dura per almeno dieci secondi mentre compare un messaggio di testo che spiega quanto sta accadendo e dà indicazioni. Nel caso dell'esercitazione, il testo specifica che si tratta di un test, indica la pagina web da visitare per maggiori informazioni sul programma, quindi ripete ancora che è una prova e che quindi in questo caso non è necessario mettersi al sicuro.

Il servizio non entrerà in funzione operativamente prima di vari mesi, o anche qualche anno, di test preventivi. Il primo però può ritenersi concluso con successo e anche con un piccolo effetto sorpresa: per molti l'allarme è scattato infatti alle 14.59 ora locale, invece delle 15 come era stato preannunciato. Si è capito dopo che si è trattato di un fuori programma non voluto, così come sono state diverse le segnalazioni di utenti il cui telefono non ha emesso suoni o generato messaggi.

Sky News ha segnalato inoltre qualche problema nella traduzione del messaggio di testo in gallese. Limature di cui dovrà occuparsi chi ne ha la competenza, così come dovrà tenere conto delle critiche, come quelle riguardo al possibile fattore disturbo in cinema, teatri e simili. La posizione del governo però è granitica: "Quel suono può salvarti la vita", ha ripetuto più volte il ministro e coordinatore del progetto Oliver Dowden, diventato nel frattempo vicepremier nell'ultimo rimpasto del governo Sunak.

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