Il fatto emerge dagli archivi dei servizi di sicurezza neozelandesi. Il maldestro attentatore era un ragazzo di 17 anni
Un attentato maldestro, probabilmente senza chance di riuscita, eppure perpetrato con tanto di spari, ma tenuto segreto per decenni. Spunta dagli archivi dei servizi di sicurezza neozelandesi, costretti a scoprire le carte a 36 anni di distanza nel rispetto del Free Information Act, la storia d’un piano per uccidere la regina Elisabetta II durante una visita compiuta nel Paese oceanico del Commonwealth nell’ottobre del lontano 1981.
L’attentatore era un ragazzo allora appena 17enne, Christopher John Lewis, come hanno confermato a SkyNews fonti del New Zealand Security Intelligence Service (Nzsis). Il ragazzo apri il fuoco al passaggio di Sua Maestà, ma fece cilecca poiché non aveva un’arma adeguata e non era in posizione favorevole. Alcuni giornalisti sentirono e riferirono di rumori di botti, senza però riuscire a individuarne la causa. E la vicenda venne nascosta in archivio.