Elegante e funzionale, la famigliare con motore 1.5 turbo-benzina spicca per agilità ed equilibrio. La guida? Particolarmente godibile
Cinquant’anni e non sentirli. A tante primavere è giunta la Golf, che per questo prestigioso traguardo si “regala” un lifting davvero leggero ma sempre benvenuto: esternamente riscontrabile attraverso i gruppi ottici ritoccati di fino, nell’abitacolo con l’adozione del rinnovato sistema multimediale, insieme a ulteriori affinamenti. A colpo d’occhio la vettura, approdata all’ottava e attuale generazione verso la fine del 2019, resta dunque la stessa: sempre organica nel suo design “di casa”, al tempo stesso patinato e ricercato. Degna interprete di questi contenuti è la riuscita Variant oggetto della prova, station wagon dal design filante con disegno della coda che si integra armoniosamente al resto della carrozzeria. Su questa versione la lunghezza cresce fino a 4,63 metri grazie al maggior sbalzo posteriore, mentre un piacevole tono dinamico è conferito dall’allestimento R-Line.
Cuore dell’auto in test è un 1.5 turbo completato dal sistema ibrido leggero: potenza e coppia sono nella media, ma permettono brillantezza e vivacità grazie anche al peso della vettura per una volta contenuto, rispetto ai Suv e ai crossover che vanno per la maggiore. Tradizionale nella carrozzeria e nella propulsione termica, la famigliare tedesca svela in effetti diverse frecce al suo arco per risultare particolarmente piacevole da vivere così come da guidare. Le qualità del telaio Golf non sono certo una novità, ma ogni volta che le si ritrova torna viva una piacevole sensazione mentre si è alla guida: ci si riconcilia con un’agilità naturale, con la precisione delle traiettorie e con una leggerezza – relativa – sconosciuta a tanti modelli oggi sul mercato.
La guida è docile e reattiva anche nella modalità di marcia standard, appena più “appuntita” selezionando la regolazione sportiva. Pur in assenza delle sospensioni regolabili (in opzione), la differenza resta sì sottile ma allo stesso tempo apprezzabile. Il rollio è inoltre particolarmente ridotto, specie su questo specifico allestimento che adotta di serie l’assetto sportivo: tutt’altro che estremo, tant’è che l’assorbimento delle normali asperità stradali resta pienamente confortevole, ma sufficiente per garantire alla Variant R-Line un adeguato dinamismo. L’auto si lascia condurre con naturalezza e piacevolezza, divorando chilometri senza fatica: è reattiva e sempre “facile” senza essere troppo sportiva, insieme allo sterzo sensibile realizzando un compromesso di qualità finalizzato alla ricerca del massimo equilibrio e del semplice piacere di stare al volante.
Merito anche dell’accoppiata motore-cambio doppia frizione. Il primo è molto rotondo, ben piacevole nella sonorità comunque sempre velata, elastico ai bassi regimi ma pure capace di un certo entusiasmo nell’approcciare la zona alta del contagiri. La trasmissione è altrettanto reattiva, rapida quanto basta, puntuale nella scelta automatica del rapporto e priva di ritardi nella selezione manuale, con il pregio di poter adottare la sua regolazione sportiva indipendentemente dalla modalità di marcia prescelta. La Golf 1.5 eTSI è scattante e resta vivace anche ad andatura sostenuta, affrontando sorpassi e variazioni dell’andatura in scioltezza; con un comfort acustico pregevole – la settima marcia è piuttosto lunga e mantiene ridotto il regime ad andatura livellata – insieme a consumi che non fanno mai paura. Anzi: nel nostro test abbiamo rilevato richieste medie di carburante nell’ordine dei 5,5 l/100 km in città, fino a un massimo 7 l/100 km percorrendo autostrade o percorsi molto guidati.
L’accoglienza di bordo non riserva sorprese. L’arredo è contemporaneo ed equilibrato, con buone finiture completate dalla presenza dei sedili anteriori più avvolgenti con poggiatesta integrati dal sostegno deciso ma confortevoli sulla distanza. La plancia è lineare e vagamente minimalista, con cruscotto classico – che racchiude però il pregevole display digitale totalmente configurabile – e “stacco” stilistico deciso, garantito dal nuovo schermo centrale parzialmente fluttuante, di diagonale generosa (12,9”), sul quale sono sempre integrati diversi comandi secondari a sfioramento, un po’ meno pratici; presentando però nuovi cursori illuminati per la regolazione del clima, più visibili e intuitivi. Lo stesso volante adotta (fortunatamente, e diversamente da altri modelli di VW) pulsanti fisici a pressione, peraltro ben disposti come in passato. La Variant convince anche nell’accoglienza posteriore, con divano spazioso e ben distanziato dagli schienali. Notevole la stessa superficie di carico, dal volume generoso (611 litri) e completa di passaggio centrale per accogliere oggetti lunghi e levette per ribaltare a distanza ciascuna delle due sedute laterali del divano in seconda fila.
Modello | Volkswagen Golf Variant |
Versione | 1.5 eTSI mHEV R-Line |
Motore | 4 cilindri, turbo-benzina, 1.5 litri con sistema ibrido leggero |
Potenza, coppia | 150 cv, 250 Nm |
Trazione | Anteriore |
Cambio | Doppia frizione a sette rapporti |
Massa a vuoto | 1’452 kg |
0-100 km/h | 8,6 secondi |
Velocità massima | 224 km/h |
Consumo medio | 5,7-5,3 l/100 km (omologato) |
Prezzo | 41’600 CHF |