Auto e moto

Alfa Romeo Junior Veloce: il piacere di guida è qui

La più compatta tra le Alfa porta in dote qualità dinamiche di rilievo e il potenziale di ritagliarsi un importante ruolo in questo decisivo mercato

Disponibile sia con motori ibridi (anche 4x4) che elettrici, l’Alfa Romeo Junior sarà disponibile con prezzi a partire da 31’490 Chf
12 settembre 2024
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Raccoglie il testimone di due modelli in un sol colpo, racchiudendoli nel corpo di un SUV per soddisfare le esigenze della clientela contemporanea. A metà strada – per lunghezza e ingombri – tra la MiTo e la Giulietta, la nuova Junior rappresenta ora il nuovo modello di ingresso nel mondo Alfa Romeo. Un compito non facile, perché si tratta di un marchio nei confronti del quale vi sono aspettative sempre elevate, molti estimatori pronti a far (reazionaria) polemica e – nel caso della Junior – anche una querelle politica a causa della quale nel giro di una settimana le è stato cambiato il nome (da Milano a Junior, appunto).

A noi, tuttavia, ciò che interessa è comprendere i contenuti di questo nuovo (e atteso) modello, ma soprattutto scoprire come va. Per farlo abbiamo trascorso una giornata presso il centro prove della Segula Technologies a Dudenhofen, poco distante da Francoforte (Germania), in quello che fino a qualche anno fa era la struttura in cui venivano sviluppate e collaudate le vetture del marchio Opel. E ve lo anticipiamo subito: la Junior va un gran bene, tanto da essere – per il momento – unica nel suo genere.

Sebbene la Junior sarà disponibile sia con motori ibridi (anche con trazione integrale) che elettrici, per la nostra prima prova ci siamo concentrati sulla versione “top di gamma”, ovvero la “Veloce”. Questo perché ad accompagnare i 280 cv erogati dal suo motore elettrico vi sono un’ampia serie di modifiche telaistiche le quali dovrebbero – almeno sulla carta – dimostrare che la Junior, una volta girato il volante, è ben diversa dagli altri modelli con cui condivide la piattaforma. E in effetti, è proprio così. Questo non tanto per la potenza del motore – in effetti, 280 cv su una vettura lunga poco più di 4 metri, sono un rarità – quanto per ciò che avviene appena giri il volante. L’inserimento rapido in curva, la precisione dello sterzo, il poco angolo necessario per disegnare le traiettorie e la spontaneità con cui queste possano essere adattate semplicemente rilasciando l’acceleratore sono doti inusuali in questo segmento. A cui si aggiunge un’autenticità di guida che rappresenta quasi un “unicum” tra le vetture elettriche. Merito in particolare del differenziale autobloccante meccanico TorSen, il quale a ritmo sostenuto contribuisce a dare ulteriore “vita” all’avantreno scaricando al suolo con grande efficacia la potenza a disposizione, facendo percepire a chi guida il suo operato con delle leggere reazioni di coppia che vanno gestite quanto basta per sentirsi coinvolti, ma mai indaffarati, anche perché alla notevole efficacia contribuiscono anche i controlli elettronici ben messi a punto (e non disinseribili). Una sensazione di guida insolitamente “meccanica” per una vettura elettrica, e la massa relativamente contenuta (1’590 kg a vuoto) e ben celata conferiscono una bella agilità d’insieme. Tanto basta per dire che, per il puro piacere di guida, la Junior fa incetta di voti positivi e rispedisce al mittente eventuali perplessità relative alla parentela tecnica con altri modelli del gruppo. Se Alfa Romeo è sinonimo di coinvolgimento alla guida, il valore aggiunto rispetto alle sue cugine c’è tutto.

Anche nell’abitacolo sono stati notevoli gli sforzi per distinguerla elevando la qualità percepita rispetto ai modelli realizzati sulla stessa piattaforma, benché non sia stato possibile celare totalmente il fatto che le evidenti esigenze di economie di scala abbiano imposto alcune scelte dettate dal contenimento dei costi. Aperta la portiera colpiscono subito gli scenografici sedili a guscio firmati Sabelt e un design della plancia suggestivo con interessanti elementi distintivi del marchio sia del passato che del presente: si sta seduti bene, ci si sente avvolti nell’abitacolo, e si apprezzano i dettagli scamosciati che conferiscono pregio all’insieme, i quali permettono di sorvolare per esempio sul fatto che il climatizzatore sia unicamente a una sola zona. Come per l’aspetto dinamico, va riconosciuta la volontà di creare qualcosa dal sapore speciale, creando un bel prodotto con i materiali a disposizione che, nel complesso, rientrano comunque nella media della categoria.

E il design? Pur rientrando nel campo della soggettività, va riconosciuto che non lascia indifferente. È intrigante, ti vien voglia di continuare a guardarla per scoprire e interpretare i numerosi dettagli, andando oltre al fianco posteriore ispirato alla 8C Competizione o alla forma del posteriore che riprende i lineamenti della “coda tronca” della Giulietta TZ, cercando di dare un giudizio che a tratti può anche essere contraddittorio. Ma su una cosa siamo tutti d’accordo: ha carattere e personalità. Ed è un’automobile tutta da scoprire, che ha il potenziale per conquistare un’importante quota di mercato nel suo segmento. Al di là di eventuali pregiudizi.

Scheda Tecnica

ModelloAlfa Romeo Junior
VersioneVeloce
MotoreElettrico
Potenza, coppia280 cv, 345 Nm
TrazioneAnteriore
CambioRapporto singolo
Massa a vuoto1’590 kg
0-100 km/h5,9 secondi
Velocità massima200 km/h
Consumo medion.d.
Prezzo49’490 CHF

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