Auto e moto

Hyundai i20, piccola grande

Tutta nuova, è più abitabile, molto ‘hi-tech’ e assai piacevole nella guida

Nuova generazione per la due volumi compatta di Hyundai: lo stile è più deciso e mostra una piacevole personalità, che si combina alla superiore abitabilità.
22 ottobre 2021
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Personalità, tecnologia e qualità della guida appaiono gli elementi di maggior spicco che hanno guidato la marca coreana nello sviluppo della i20 nuova generazione: la vettura offre dunque una crescita sensibile a tutto campo. Ivi compresa la stessa abitabilità, grazie a dimensioni accresciute con proporzioni che accentuano l’espressività dello stile: al passo maggiorato, con lunghezza appena superiore a quella del modello precedente – siamo a 4,04 metri di ingombro longitudinale –, si combinano infatti uno sviluppo in altezza ridotto di oltre due centimetri e per contro una larghezza più generosa (+30 mm). A supporto, il design stesso si affida a volumi scolpiti insieme a linee tese, cui si può aggiungere eventualmente anche l’impatto della piacevole verniciatura bicolore con tetto e montanti neri, a richiesta.

La vettura in prova monta l’interessante tre cilindri da un litro di cubatura nella versione più prestante, dotato di serie sia di sistema ibrido leggero con architettura a 48V sia di cambio automatico a doppia frizione con sette rapporti: così equipaggiata, la i20 è in grado di offrire vivacità e reattività insieme ad una solida economia di esercizio, come abbiamo riscontrato nel nostro test su percorso misto con medie d’uso attorno a 5,6-5,8 l/100 km. La risposta all’acceleratore è dunque pronta e reattiva anche ai regimi medio-bassi, complici il buon livello di coppia, con picco disponibile già da appena 1’500 giri, nonché il lieve ma presente apporto aggiuntivo di spinta offerto dal motorino di avviamento/generatore; quest’ultimo, nella fase “attiva”, trae alimentazione dalla compatta batteria aggiuntiva al litio da 0,44 kWh, ricaricata in frenata e nei rallentamenti. Allo scatto piuttosto deciso e alla prontezza in ripresa contribuisce attivamente la trasmissione a doppia frizione: i passaggi di marcia sono morbidi e sostanzialmente impercettibili, con buona puntualità di risposta anche in scalata e nella guida vivace. La settima piuttosto lunga, pur sfruttabile pure ad andature modeste, supporta inoltre un regime ridotto ad andatura autostradale, che insieme all’insonorizzazione curata si riflette su un comfort di buona qualità. Altrettanto godibile la guidabilità, coinvolgente: la vettura mostra una piacevole precisione di traiettoria, è reattiva e al tempo stesso stabile, con buona rapidità nei cambi di direzione combinati ad un rollio contenuto e ad una sterzata abbastanza sensibile. Doti che permettono di “sentire” maggiormente l’auto in mano, quasi invitando a prolungare la permanenza al volante.

Non meno rilevante la dotazione tecnologica, che vede in primo piano il corredo completo di ausili attivi di ultima generazione: per variare l’andatura, lo stesso regolatore adattivo di velocità, ad esempio, tiene conto non solo del veicolo che precede ma anche dello sviluppo della strada grazie all’interfaccia con i dati di navigazione, mentre una specifica funzionalità avverte il conducente della ripartenza al semaforo in caso di distrazione. A bordo, spicca inoltre lo schermo centrale a sfioramento ad alta risoluzione da 10,25 pollici di diagonale, contraddistinto da una risposta prontissima, nonché supportato da una serie di pulsanti a sfioramento per le principali aree tematiche. L’insieme è completato dalla base di ricarica induttiva e dalla connettività per sistemi Android e Apple.

Convincente il design dell’arredo, cui non manca una certa vena di personalità, mentre le plastiche sostanzialmente rigide sono meno esaltanti al tatto; l’insieme è tuttavia solido e assemblato con cura. La posizione di guida si lascia personalizzare con sufficiente ampiezza di registro in ogni direzione, permettendo un adattamento semplice alle proprie preferenze, mentre l’ariosità dell’ambiente è avvertibile anche sul divano posteriore dove la libertà di movimento per le gambe è sfruttabile senza costrizioni anche su percorrenze di ampio respiro. Meno incisivo, invece, il volume destinato ai bagagli, poiché con la propulsione ibrida leggera si perde la disponibilità del pozzetto da circa 90 litri sotto al piano principale, occupato dalla batteria al litio: per questo, la cubatura standard si ferma a 262 litri, un valore appena discreto.

Scheda Tecnica

ModelloHyundai i20
Versione1.0 T-GDi 48V MH Vertex
Motore3 cilindri, 1.0 litri, benzina turbo con sistema micro ibrido 48V
Potenza, coppia120 cv, 200 Nm
TrazioneAnteriore
CambioDoppia frizione a sette rapporti
Massa a vuoto1’225 kg
0-100 km/h10,3 secondi
Velocità max190 km/h
Consumo medio5,5 l/100 km (omologato)
Prezzo31’800 Chf

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