Catalogna (Spagna) presentazione stampa della nuova Kawasaki Z900.
Ore 9.00, i tecnici ci aspettano per le spiegazioni di settaggio dei vari riding mode.
Si parte, siamo curiosi di provare una delle Naked più vendute in Svizzera.
Cielo sereno ma asfalto bagnato con temperature prossime ai 5 gradi.
Ci rendiamo subito conto che gli occhi vanno a tracciare la traiettoria ideale e la nuova Z900 segue le nostre azioni in maniera impeccabile. Guidiamo sciolti, le linee vengono percorse con naturalezza; questo significa avere da subito un buon feeling e, in queste condizioni, non è sempre scontato.
Il 4 cilindri in linea di Akashi era eccelso nella prima versione del 2017, lo era anche se adattato alla Z900RS ed è rimasto tale pure nell’ultima versione.
Il motore in linea da 948 cc è molto lineare nell’erogazione, non mette mai in difficoltà l’assetto e spinge forte in ogni situazione. Anche quando viene usato con le marce lunghe, la moto esce dalle curve con una spinta coinvolgente, il sound studiato ad hoc aiuta in questo senso.
Il cambio ha degli innesti rapidi, precisi, e la rapportatura è piuttosto corta. Scelta tecnica che apprezziamo perché esalta la reattività del veicolo e, allo stesso tempo, vista anche la cubatura del motore, non obbliga il conducente a continui cambi di marcia.
La frizione è comunicativa, specialmente nelle manovre a bassa velocità trasmette al conducente una buona dose di tranquillità.
La posizione di guida è comoda, il manubrio ha una larghezza e una distanza dalla sella equilibrate che rispecchiano bene l’indole della nuova Z900.
I tecnici hanno alzato di 25 mm la sella, (ora a 820 mm da terra) scelta che condividiamo appieno, la posizione risulta più inclinata in avanti, l’impressione è di avere più controllo e si sente meglio come lavora l’anteriore, inoltre le gambe, risultano meno piegate e a lungo andare migliora anche il comfort di guida. Per le persone più piccole o per i neofiti che si sentono meglio se possono appoggiare saldamente i piedi a terra c’è ancora la possibilità di avere la sella ribassata in opzione.
Per il test i tecnici Kawasaki hanno settato la moto in modalità Road (potenza full e traction 2)
Il manto stradale era veramente infido e il grip delle gomme cambiava continuamente, più di una volta in accelerazione abbiamo sentito il posteriore scivolare, quando l’asfalto era sconnesso l’intervento elettronico era immediato e il traction frenava la coppia alla ruota in maniera misurata alla situazione. In un paio di occasioni con l’asfalto liscio e bagnato abbiamo però avuto delle perdite di aderenza piuttosto inaspettate, a nostro modo di vedere in queste situazioni il controllo è un tantino troppo libero.
Per questo motivo, abbiamo impostato il riding mode su “Rider” per poter alzare il livello di intervento del Traction sul 3. Nel prosieguo del test gli interventi elettronici risultavano più marcati ma non troppo invasivi, lasciandoci guidare in maniera più rilassata. Finalmente al pomeriggio le temperature si alzano e abbiamo la fortuna di trovare dei lunghi tratti di asfalto asciutto.
Il telaio è stato irrigidito nella zona di attacco del forcellone e le sospensioni hanno ricevuto un nuovo settaggio. Sbirciando nei dati tecnici della precedente versione abbiamo notato che nel modello 2020 aumenta il passo di 5 mm e l’avancorsa di 7 mm. I tecnici ci spiegano che la variazione di queste quote è una risultante della regolazione degli ammortizzatori e non una modifica del telaio o delle piastre di sterzo.
La Kawasaki Z900 mantiene le caratteristiche che abbiamo descritto sul bagnato, intuitiva, rapida a scendere in piega e inoltre chiude bene le curve anche con pieghe più marcate.
La Z900 gira in poco spazio e a centro curva regala al conducente una bella sensazione di appoggio sulle due ruote, il collegamento tra manopola del gas e ruota posteriore è molto percettivo ed esalta la sensazione di controllo.
La forcella sostiene bene i trasferimenti di carico ed è abbastanza progressiva nella sua azione anche perché i freni anteriori sono molto modulabili sia in frenata che in rilascio.
Il mono posteriore ha una taratura confortevole e lavora in sintonia con l’anteriore.
Come detto la prova si è svolta in condizioni meteo piuttosto variegate, asfalto bagnato, asciutto, con il freddo a farla da padrone.
Spesso la capacità di adattamento mitiga certe sensazioni timorose avvertite appena saliti in sella ma, in questo caso, l’ottimo feeling che abbiamo percepito nei primi chilometri è rimasto tale per tutta la durata del test.
La nuova Kawa è una moto comunicativa, si può veramente definire facile ed eccitante. Adatta a diverse tipologie di clienti, dai neofiti ai più esperti con un rapporto prezzo prestazioni veramente aggressivo nei confronti con la concorrenza.
L’unica nota dolente, dato che parliamo di sicurezza, è la regolazione della mappatura “Road” che combina il Traction control sul livello due alla potenza piena del motore.
Con questa mappatura il traction è a nostro avviso troppo libero, in situazioni di scarsa aderenza consigliamo di impostare il controllo di trazione sul 3 (massimo intervento).
Motore | Quattro cilindri in linea raffreddato a liquido, 4 tempi 948 cm³ |
Potenza massima | 92.2 kW {125 CV} / 9,500 rpm 70 kW {95 CV} / 9,500 rpm |
Coppia massima | 98.6 N•m {10.1 kgf•m} / 7,700 rpm |
Freno anteriore | Doppi dischi a margherita semi-flottanti da 300 mm. Pinza: doppia a 4 pistoncini opposti |
Freno posteriore | Disco singolo a margherita da 250 mm. Pinza: singolo pistoncino |
Sospensione, anteriore | Forcella rovesciata da 41 mm con regolazione dello smorzamento in estensione e del precarico della molla |
Sospensione, posteriore | Back-link orizzontale, con regolazione dello smorzamento in estensione e del precarico della molla |
Colori | Metallic Graphite Gray/Metallic Spark Black Candy Lime Green/Metallic Spark Black Pearl Blizzard White/Metallic Spark Black Metallic Spark Black/Metallic Flat Spark Black |
Prezzo | CHF 10’590 .– |
Luci full Led | Nuovi fari full Led per una perfetta visibilità |
Smartphone Connectivity | Un chip Bluetooth integrato nella strumentazione consente al pilota di connettersi alla moto utilizzando il proprio smartphone e l’app dedicata “Kawasaki Rideology”. |
Riding Mode integrati | I riding mode preimpostati gestiscono Traction Control e Power Mode. Il pilota può scegliere tra Sport, Road, Rain o Rider. Quest’ultimo permette di settare ogni voce (di traction control e power mode) in maniera autonoma. |
Power Mode | Le modalità Full Power e Low Power consentono al pilota di impostare una differente erogazione di potenza del motore a seconda delle sue preferenze o delle condizioni dell’asfalto. La modalità Low Power limita la potenza del motore del 55%. |
KTRC (Kawasaki Traction Control) | Tre modalità selezionabili dal pilota offrono livelli di intrusione progressivamente maggiori per adattarsi alla situazione di guida e alle preferenze del motociclista. |
Strumentazione TFT a colori | La nuova strumentazione digitale a colori TFT dona un aspetto ancora più tecnologico e high-tech e include diverse informazioni non presenti sul modello precedente. |