Auto e moto

Mercedes-AMG G 63

Design classico ma affinato e meccanica totalmente rivista firmano il ritorno dell’immor­ta­le Classe G. Più attrezzata che mai e pronta a stupire nella versione AMG più forte di sempre.

L’iconica 4x4 conserva in apparenza il look a spigolo delle origini, ma telaio e meccanica sono riprogettati. La AMG 63 ‘impone’ la sua presenza
10 giugno 2018
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L’accelerazione è possente, brutale, l’orizzonte una striscia sottile che avanza a un ritmo irreale. Cose da granturismo di punta, penserete, quando si affonda il gas in pieno per “vedere l’effetto che fa”, stando seduti bene in basso, quasi immersi nel veicolo e nella strada. Ma qui è tutto l’opposto: il mezzo è alto pressoché due metri e ci si trova accomodati che più in alto non si può, il panorama scorre irrealmente più in basso e la velocità pare raddoppiata. Con l’effetto che permane anche in curva. Non c’è alcun dubbio: la “firma” AMG per celebrare l’ennesima rinascita dell’immortale Classe G lascia il segno. L’ultima delle 4x4 vere ritorna infatti forte di una riprogettazione integrale che ne lascia immutato solo lo stile caratteristico, culminando tecnicamente nella AMG 63; follemente potente, spettacolare, espressiva. Ma pure irrinunciabile. A condizione, naturalmente, di apprezzare il genere stilistico vicino alle fuoristrada stile “altroieri”, perché gli spigoli vivi di un design nato nel 1979, con esigenze principalmente pragmatiche e militari, fanno letteralmente a pugni con aerodinamica ed armonia delle forme.
Ma la G conserva il fascino impagabile di questi angoli così squadrati, resi ancor più vistosi grazie alla crescita della larghezza. Persino maggiore dell’altezza, raggiungendo ben quota 1,984 m senza specchi retrovisori: con i quasi cinque metri di lunghezza e le ruote da 22” la G 63 impone la sua presenza ovunque.
La struttura conserva il telaio a longheroni ma include una scocca più rigida, con parti in alluminio, mentre le sospensioni combinano l’assale anteriore ora a ruote indipendenti col ponte rigido posteriore che guadagna bracci di controllo supplementari, per un insieme estremamente tradizionale nel mondo fuoristrada, seppur ben più rigido e robusto. Sotto il cofano, l’immancabile – ed impareggiabile – V8 AMG biturbo di 4.0 litri da 585 cavalli, forte di una coppia di 850 Nm da 2500 giri; basta giusto metterlo in moto per intuire cosa riserva l’esperienza al volante.
Il suono è rauco e profondo, ma nelle modalità più sportive l’opportuna valvola di scarico ne libera il tono su livelli ben più “custom”. Mentre salgono i giri, con zona rossa a 6000, la voce include progressivamente i toni più acuti per un insieme di rara forza ed intensità, che in massima accelerazione proietta le quasi 2,5 tonnellate del veicolo ai classici 100 km/h da fermo in appena 4,5 secondi, col frontale che tende ad alzarsi leggermente sotto l’azione della trazione integrale prevalente al 60% al retrotreno.
Ma la G 63 è ben altro che un “dragster” da scatto puro, offrendo anzi le qualità più sorprendenti proprio tra le curve. Merito delle sospensioni regolabili in continuo, oltre che della raffinata trazione 4x4, per un insieme tecnico che permette al grande fuoristrada di vantare inserimenti in curva rapidi e precisi che lasciano solo intuire mole ed inerzia invece importanti, oltre a tanta aderenza e rapidità di percorrenza.
Ed infine traiettorie fedeli, guidate attraverso uno sterzo leggermente lento ma insospettabilmente preciso per il genere di veicolo. Presa una certa confidenza con il vigore del V8, il lieve accenno al sovrasterzo aiuta all’uscita di curva insieme alla trazione sull’anteriore, ben avvertibile sul volante che in queste condizioni va impugnato con decisione. C’è spazio anche per frenate d’autore, grazie ad un impianto adeguato con dischi anteriori da 40 cm e pinze a sei pompanti. E il fuoristrada? Corredo e capacità sono anche qui quasi irreali, con ridotte innestabili in velocità, tre differenziali bloccabili al 100%, angoli caratteristici e capacità di guado ai massimi livelli.
L’abitacolo è un mix di rétro e modernità, piuttosto ben assortito. Si sale molto in alto, il parabrezza è piccolo e quasi verticale e la portiera è vicina al corpo; ma le poltrone sono ampie, contenitive e confortevoli ed il volante stesso ben regolabile. Di fronte, la plancia compattissima in profondità include i due grandi schermi da 12,3 pollici ciascuno come già sulle ultime Mercedes, mentre finiture, materiali e dotazioni – anche sul fronte degli ausili attivi alla guida – fanno registrare livelli di ricercatezza da ammiraglia. Bentornata, Classe G.

Scheda Tecnica

MotoreV8 benzina, biturbo, 4 litri
Potenza585 cv, 850 Nm
Trazioneintegrale
Cambioautomatico a 9 rapporti
Massa a vuoto2’560 kg
0-100 km/h4,5 secondi
Velocità massima220 km/h
Consumo medio13,1 L/100 km (omologato)
Prezzo188’000 Chf
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