Auto e moto

Toyota C-HR

Con il motore ibrido o il piccolo benzina abbinato
15 maggio 2017
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Impossibile non voltarsi a guardarla quando la si vede
la prima volta. Ma anche la seconda o la terza. Con la C-HR Toyota ha saputo abbinare un design eclettico, che polarizza, alla collaudata tecnologia ibrida del marchio.

 

La crossover di taglia intermedia che mancava nella gamma del colosso giapponese Toyota ha le sembianze dirompenti dell’eclettica C-HR: vistosa, aggressiva, sportiva, capace di catturare lo sguardo come poche. Un design per certi versi di rottura rispetto alla tradizione del marchio; del resto, proporzioni simili nel campo Suv/crossover sono già state anticipate con notevole successo dalla Nissan Juke, mentre l’altra vera sorpresa della vettura – la tecnologia ibrida – viene ora “vestita” da Toyota con un abito decisamente più attraente.
Come mostrano lo stesso frontale dell’ultima Rav4 e ancor più tutte le evoluzioni della Prius, modello che per l’appunto presta alla C-HR sia il pianale sia la meccanica ibrida con l’unità benzina da 1,8 litri a ciclo Atkinson (dall’efficienza ulteriormente migliorata, pari al 40%) combinata al motore elettrico con batteria NiMH. Quest’ultima posizionata sotto il divano posteriore, senza inficiare la capacità di carico dell’auto.
Non è l’unica motorizzazione disponibile, ma in gamma non ci sarà alcun diesel: l’alternativa è rappresentata da un piccolo 1,2 litri turbo da 116 cv, declinabile con trazione anteriore oppure integrale a innesto automatico, cambio manuale a sei rapporti oppure automatico a variazione continua CVT.
L’abitacolo è altrettanto suggestivo ed offre una bella accoglienza, dai toni hi-tech specie nell’allestimento più sportivo, con diversi inserti blu che incrementano l’effetto sorpresa. Plastiche e rivestimenti non sono di qualità particolarmente ricercata, ma l’insieme è combinato con cura e garantisce un impatto soddisfacente. Vistoso ma pratico lo schermo centrale da 8" multifunzione a centro plancia, dotato della nuova interfaccia HMI. Lo spazio è in linea con le dimensioni esterne (4,36 metri di lunghezza), ma la conformazione arrotondata della carrozzeria suggerisce, a sensazione, una maggior vicinanza tra conducente e passeggero.
La sistemazione è comunque comoda, anche posteriormente dove gambe e testa godono di buona ariosità e libertà di movimento, seppur con luminosità molto ridotta dal taglio alto dei finestrini. La capacità del bagagliaio è di 377 litri, un valore nemmeno così malvagio considerando che il design spesso cozza con la praticità. 
In marcia. Come sulla Prius, anche la C-HR Hybrid parte sempre in modalità esclusivamente elettrica, cercando di estendere questa propulsione il più possibile finché velocità ed accelerazione rimangono modeste. Ottimo per i consumi, che infatti la casa dichiara particolarmente bassi: 3,8-3,9 l/100 km in base alle ruote da 17” o 18”, secondo allestimento. Fuori città, tra le curve con poco traffico, emerge il carattere dinamico dell’originale crossover giapponese: agile tra le curve, ottimamente aggrappata all’asfalto, vivace nei cambi di direzione anche grazie a movimenti della carrozzeria sempre ridotti. Con assorbimento delle asperità comunque sempre puntuale.
Prestazioni e meccanica, nell’ottica dinamica e sportiveggiante suggerita dall’originale ed incisivo design, sono però un po’ sottotono.
Accelerando con decisione, infatti – ma anche solo affrontando salite o dislivelli –, il motore benzina diviene rumoroso, l’accelerazione è giusto discreta (anche in modalità Sport; 11”4 ai 100 km/h da fermo, velocità max 170 km orari) ed il cambio automatico planetario offre una sensazione di trascinamento costante del rapporto, assai poco in sintonia con l’immagine spiccatamente sportiva del modello. Del resto, la potenza combinata del sistema si ferma a 122 cv, a fronte di un peso di 1’535 kg. Ottime, invece, dolcezza e “souplesse” di funzionamento quando si marcia senza fretta, capaci di regalare un elevato relax. Apprezzabile, inoltre, la dotazione standard degli ausili attivi alla guida che includono, tra gli altri, frenata automatica di emergenza con riconoscimento pedoni e regolatore di velocità adattivo. Prezzi da 24’900 franchi per la 1.2 Turbo e 31’900 per la 1.8 HSD ibrida.

Scheda Tecnica

Motori4 cilindri benzina (turbo)
4 cilindri benzina (aspirato)
+ elettrico
Potenzada 116 a 122 cavalli
Trazioneanteriore o integrale
Cambiomanuale o a variazione continua 
Consumida 3,8 l/100 km
Prezzoda 24’900 franchi
Ideale perchi vuole unire l’efficienza del propulsore ibrido a un design fuori dagli schemi
Si distingue peril suo design eclettico
 
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