laR+ La formica rossa

Un po' più di ritegno, a casa nostra, non guasterebbe

Karma o semplice sfortuna? Un mix di entrambi pare aver investito i massimi esponenti delle associazioni economiche cantonali

C’è chi vede l’apocalisse dietro l’angolo
(Ti-Press)
10 aprile 2025
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Negli ambienti esoterici lo chiamerebbero karma. Nelle bettole, invece, più prosaicamente si parlerebbe di sfiga. Un mix di entrambi pare aver investito i massimi esponenti delle associazioni economiche cantonali. Nello stesso giorno in cui il governo ha reso noto che il deficit a Consuntivo 2024 (l’ultimo senza i soldi della Bns) corrisponde a circa la metà di quanto preventivato – più tutte le presumibili ripercussioni positive sui conti 2025, oggi in zona “cifre nere” per 30/40 milioni –, i coraggiosi Gehri (Cc) e Pesenti (Aiti) hanno urlato ai quattro venti che l’apocalisse è dietro l’angolo “perché lo Stato spende troppo e male”, perché sono anni “che ci limitiamo a redistribuire” e perché “senza vere riforme si va a sbattere contro un muro”. È chiaro: non è colpa loro se l’invito alla stampa era già stato spedito qualche settimana fa. E pure gli interventi saranno stati esercitati con solerzia nei giorni scorsi. Ma in un periodo in cui il mondo traballa davvero con quell’altro che continua a manipolare la realtà per fare i suoi porci comodi – il tizio del “many countries are kissing my ass” –, forse un po’ più di ritegno a casa nostra non guasterebbe.

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