L'editoriale

Basta un poco di zucchero...

19 novembre 2014
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Cosa cantava Mary Poppins? Ricordate? «Dovrai capir che il trucco è tutto quiiiii. Basta un poco di zucchero e la pillola va giùuu, la pillola va giùuu… Basta un poco di zucchero e la pillola va giùuu e tutto brillerà di piùuu…».

Perché mai vi abbiamo rammentato l’allegro motivetto? Perché siamo alle solite: quando al tavolo politico nostrano qualcosa non funziona (ed è destinato a probabile fallimento), si attiva il piano B.

Spesso qualcosa di grandioso. Roba da sogni! Roba da far girare le palanche con facilità e ovviamente pure le betoniere. Come al gioco del Monopoli. Per avere i numeri politici giusti, si tenta così di rimescolare le carte, di far saltare le vecchie alleanze, che non permettono di raggiungere l’obiettivo iniziale.

Ma qual è l’obiettivo iniziale della nostra Mary Poppins? Quello di una pianificazione ospedaliera che non riesce a decollare, perché troppo luganocentrica, perché troppo sbilanciata a favore del potente settore della sanità privata, perché ha allarmato le Valli (Leventina e Blenio) con raccolte di firme. E il consigliere di Stato Beltraminelli sa quanto male fanno quelle firme raccolte lassù, là dove il Ppd non è l’ultima ruota del carro. In tutto questo c’è poi un ospedale, il San Giovanni, che lamenta una retrocessione strisciante in serie B, per colpa di chi, dall’alto, non permette più a taluni suoi servizi di operare ‘comme il faut’. Il fuggi fuggi (o il non arrivo nonostante i concorsi) di professionisti nella capitale è sotto gli occhi di tutti. Dulcis in fundo la figuraccia di un Ente che ha scritto a più riprese di non voler segnalare alla magistratura lo scandaloso malandazzo di Locarno, perdendo tanta credibilità.

Ebbene, nel tentativo di mantenere in vita la boccheggiante pianificazione ospedaliera e di rifarsi una certa credibilità, spunta ora l’uovo di Colombo. Potenziare i due ‘ospedali di riferimento’: il (nuovo) San Giovanni (che verrà edificato da zero su un altro sedime) e permettere al Civico un secondo ciclo di vita (verrà ristrutturato e ampliato), confermando il modello di ospedale cantonale multisito e promettendo anche qualcosina agli ‘ospedali di prossimità’ di Locarno e Mendrisio. La quadratura del cerchio! Interessante, bella… fin troppo.

Ma cosa c’entra Mary Poppins in tutto questo? C’entra perché i mega-investimenti (ma del futuro!) assomigliano tanto allo zucchero per fare andar giù l’amara pillola della pianificazione ospedaliera (attuale). Esagerazione? Mah, la domanda è più che legittima. Altrimenti non si capisce come mai un passo così fondamentale (e costoso) venga reso pubblico soltanto ora. Ora che la nuova pianificazione ospedaliera (presentata di recente!) si è incagliata nelle secche delle commissioni parlamentari. Questi zuccherini, a dire il vero grandi come iceberg, faran sì che chi è interessato a guadagnare nel mattone e nelle nuovissime apparecchiature mediche faccia pressione per fare andare avanti speditamente le cose. Fantapolitica? E allora perché non sono state messe subito tutte le carte (pianificazione ospedaliera ed Eoc del futuro) assieme sul tavolo? E poi, dimenticavamo, alle porte ci sono anche le elezioni cantonali! E giù zucchero…