laR+ IL COMMENTO

I dolori dell'Homo Giambrunus

Dopo gli imbarazzanti fuorionda di ‘Striscia la notizia’, la premier italiana ha liquidato il compagno. Anche Mediaset potrebbe mollarlo

In sintesi:
  • Mettiamola così, per gli italiani è un'occasione per distrarsi dalla crisi economica
  • Le vere questioni sono altre. Per esempio: chi ha passato i filmati al programma di Antonio Ricci?
Addio, sogni di gloria...
(@Keystone)
21 ottobre 2023
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Quando ha creato Andrea Giambruno, il buon Dio aveva la luna storta. Ma no, obietterebbe un teologo: il Padreterno è immutabile e imperturbabile. Correggiamo il tiro: l’Altissimo si era distratto un attimo. Sbagliato, preciserebbe l’ultimo dei catechisti: Egli sa sempre quello che fa. All’empio usurpatore di queste righe non rimane dunque che azzardare un’altra spiegazione: il Supremo ha voluto regalare agli italiani un’occasione per distrarsi dalla crisi economica, e a tutti gli altri un motivo per prenderli in giro. A beneficio dei lettori ancora ignari dell’esistenza di Giambruno, riassumiamo le voci principali del suo curriculum: compagno della premier Giorgia Meloni fino a poche ore fa, padre della di lei figlia, anchorman della berlusconiana Rete 4, il figuro risulta affetto da incontinenza verbale, coltiva con ammirevole accanimento un ciuffo da primo premio (di cui va molto orgoglioso) e, a quanto rivelato dai fuorionda ricettati da ‘Striscia la notizia’, manifesta con ruvida intraprendenza mire espansionistiche nei confronti delle colleghe. Degno erede dei coatti spernacchiati da Carlo Verdone in film leggendari, il Giambrunus Hypertricoticus muove con passo sicuro verso l’espugnando fortilizio e chiarisce subito, senza ingentilire il concetto con ardite perifrasi, che la qualità preferenziale per lavorare con lui è la disponibilità alle ammucchiate.

Nulla di nuovo, intendiamoci, in un’emittenza privata che ha istupidito un Paese dando asilo a quadrumani infoiati, a indefessi anagrammatori di Codroipo e a fiere sublimazioni dell’ignoranza, elette a modelli etici, a maîtres à penser, addirittura a deputati della Repubblica. Incoraggiare la delazione e il tradimento, propugnare l’idea che non serva studiare per fare strada, fare strage della lingua italiana e spettacolo delle corna è una vocazione etica ed estetica che ha giustificato la concessione della ribalta ai personaggi più abominevoli ed efferati, di fronte ai quali il Giambrunus fa, poveraccio, la figura di un chierichetto. Eppure sul de cuius si è scatenato l’inferno: in attesa dei provvedimenti dell’editore (le indiscrezioni preannunciano un’inflessibile severità), l’illustre fidanzata, sentendo giunta l’ora delle decisioni irrevocabili, con piglio pugnace e gladiatorio e con eroico e categorico sprezzo del pericolo ha romanamente messo alla porta il vizioso fedifrago. Che la relazione si sia consumata al di fuori di un regolare matrimonio, in barba ai tanto sbandierati valori cristiani, è una circostanza che non turba più di tanto l’indulgente elettorato italiano, più superstizioso che religioso.

Le vere questioni sono altre: chi ha passato i filmati proibiti agli spregiudicati redattori di ‘Striscia’? Bisogna intuire in questa faccenda un messaggio di Forza Italia, o di ciò che ne rimane, all’ardimentosa alleata di governo, pronta come l’omino del Pac-Man a scipparne i voti? O si tratta di una più banale faida interna ai corridoi di Mediaset? In attesa delle prossime puntate della telenovela, i nostri vicini possono baloccarsi spettegolando su una nuova, rumorosa separazione, che per risonanza mediatica rivaleggia con quella tra Francesco Totti e Ilary Blasi, o con quella tra Albano e Romina, o con quella non chiarissima tra Mauro Icardi e Wanda Nara, ammesso che abbiano davvero rotto o si siano lasciati per finta. Secondo noi, hanno rotto. Eccome se hanno rotto.

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