laR+ IL COMMENTO

Via Odescalchi e una fama da cancellare

La sinergia virtuosa tra Municipio di Chiasso e un privato è anche una formula di prevenzione e soluzione a certe forme di disagio sociale

In sintesi:
  • Il risultato dei lavori sta lasciando il segno
  • Oggi, grazie alle ritrovate tranquillità e sicurezza, l’isolamento sociale è terminato
  • La voglia di guardare avanti e gli affitti bassi hanno avuto la meglio
Via Odescalchi dopo i lavori
(Ti-Press)
18 agosto 2023
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La fama che ti precede è dura da cancellare. Lo sa bene il quartiere di via Odescalchi, a Chiasso, conosciuto in tutto il Ticino per gli episodi di degrado e i fatti di cronaca nera avvenuti negli anni scorsi. Grazie a una sinergia virtuosa tra il Municipio della cittadina di confine e il privato che ha acquistato e investito nei palazzi, il quartiere ha cambiato volto e ha un unico obiettivo: togliersi di dosso la nomea di Bronx di Chiasso. I primi passi sono stati effettuati e la strada da seguire è indicata. Questo non significa che in futuro non mancheranno i problemi. Ma questi non dovranno portare ad additare nuovamente il quartiere e riportarlo a essere il catalizzatore di tutti i problemi.

Il risultato dei lavori sta lasciando il segno. A breve una parete ospiterà anche un murale realizzato nell’ambito del progetto Urban Art. Un territorio riqualificato – a Chiasso c’è anche l’esempio di via Soldini – porta in dote un miglioramento della qualità di vita e rappresenta una formula di prevenzione e soluzione a certe forme di disagio sociale.

È stato proprio per descrivere la nuova vita del quartiere che nei giorni scorsi abbiamo voluto ascoltare le parole di chi ci vive. Testimonianze dirette e per questo vere, difficili da contestare. Gli interventi di riqualifica e l’allontanamento di tutti i casi problematici, che vivevano o gravitavano attorno agli appartamenti, hanno portato degrado e criminalità a essere un ricordo per chi ha vissuto in prima persona la difficile situazione del quartiere. Come dimenticare il campanello di casa che suona in piena notte e i calci alla porta di persone che vogliono a tutti i costi acquistare sostanze illecite? Chi ci ha raccontato le sue esperienze ha aggiunto anche che parte della famiglia aveva rinunciato alle visite, per paura della situazione. Oggi, grazie alle ritrovate tranquillità e sicurezza, questo isolamento sociale è terminato. Attraversare il piazzale o scendere nell’autorimessa, illuminata a giorno, non è più una fonte di pericolo. Il quartiere ha anche il suo parco giochi dove bambini e famiglie possono incontrarsi, conoscersi e frequentarsi in tutta sicurezza.

Tutte le persone con cui abbiamo parlato ci hanno detto che oggi in via Odescalchi si vive meglio e che il quartiere deve guardare al futuro. Lo hanno fatto gli inquilini più anziani che, nonostante tutto, non hanno voluto abbandonare le mura dove decine di anni fa hanno scelto di vivere e costruire una famiglia. E lo stanno facendo anche le persone che si sono trasferite da poco a Chiasso, pur conoscendo quella che è stata la fama del quartiere. La voglia di guardare avanti e gli affitti bassi hanno avuto la meglio. La voglia di poter dire di vivere, e di farlo bene, in una via Odescalchi che si sta lasciando alle spalle il passato, sta dando ragione al Municipio e al privato.

Difficile sapere se il problema sia stato risolto o si sia solo spostato. In piazza Indipendenza, è sotto gli occhi di tutti, quotidianamente convivono casi problematici locali e di richiedenti l’asilo. Vista la sua posizione e la sua conformazione, Chiasso è da sempre confrontata con problemi di transito e di natura sociale che difficilmente, e non per cattiva volontà, potrà risolvere da sola. Per trovare soluzioni che miglioreranno la qualità di vita non dovranno mancare volontà politica e sinergie con privati, Comuni vicini, Cantone e Confederazione.

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