laR+ TENNIS

Una boccata d’aria fresca all’uscita dal tram

Ashleigh Barty, numero uno della Wta ha deciso di ritirarsi a soli 25 anni. In controtendenza con chi, invece, non riesce proprio a smettere

24 marzo 2022
|

Il ritiro dalle competizioni della tennista australiana Ashleigh Barty è una notizia che, per una volta, davvero non è sbagliato definire clamorosa. A uscire di scena è infatti la numero 1 al mondo, non un’atleta che magari orbita da anni intorno alla centesima posizione e che, per la frustrazione di non riuscire mai a operare il salto di qualità, decide di mollare tutto. E nemmeno paiono esserci di mezzo problemi di stress, depressione o incapacità di reggere sulle spalle un peso troppo gravoso, come è stato il caso di recente per altri campioni assoluti, ad esempio la sua collega Osaka o la regina della ginnastica artistica Simone Biles.

La decisione della Barty, che dice addio alla ribalta e ai milioni di dollari del grande tennis ancor prima di compiere i 26 anni, è dettata infatti da ragioni molto più semplici: la sua vita, spiega, non è fatta solo di sport, e ora ha bisogno di fare e sognare altro. È felice di ciò che il tennis le ha dato e soddisfatta di quanto lei, con una racchetta in mano, ha saputo regalare a se stessa, al suo entourage e ai suoi tifosi. Una scelta coraggiosa, considerato quel che la ragazza potrebbe perdere a livello economico e di visibilità. Ma proprio per questo ancor più ammirevole, specie in un’epoca in cui gli sportivi professionisti non vorrebbero mai farsi da parte, procrastinando in modo a volte imbarazzante il momento del ritiro, impegnati a raggranellare gli ultimi sesterzi – ed è comprensibile – oppure perché banalmente non riescono a immaginarsi al di fuori delle competizioni.

Puntando tutto sull’affermazione in campo sportivo, infatti, spesso dimenticano di costruirsi, à côté, anche una vita vera, con altri interessi e priorità. L’annuncio di Ashleigh Barty pare appartenere a un’epoca lontana, quando lo sport, anche dai professionisti, era considerato qualcosa di transitorio e divertente, una piacevole parentesi prima di dedicarsi a cose più serie. Oggi, invece, in certi casi finisce per diventare un incubo, un’ossessione, una prigione – dorata finché vuoi – ma di cui si rischia di smarrire definitivamente le chiavi. Aria fresca saltando giù dal predellino di un tram affollato, ecco la sensazione che qualcuno ha provato ieri mattina sentendo la notizia.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE