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Federer, Nadal e Djokovic: dei sempreverdi sull’erba londinese

I tre da oramai 16 anni dominano il tennis mondiale, in barba a una serie di problemi fisici che prima o dopo li hanno colpiti e frenati, ma non fermati

Domani li ritroveremo tutti e tre in campo nelle semifinali di Wimbledon 2019 (Keystone)
10 luglio 2019
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I sempreverdi sembrano avere la capacità di fermare il tempo. Per definizione, non seguono le stagioni, hanno un proprio personalissimo processo di crescita e sono resistenti ai cambiamenti (climatici). Come non meravigliarsi quindi quando apri il dizionario e tra le varie note non trovi citati Roger Federer (38 anni l’8 agosto), Rafael Nadal (33) e Novak Djokovic (32). I tre da oramai 16 anni e dal primo Wimbledon vinto da un allora 21enne renano dominano il tennis mondiale, in barba a una serie di problemi fisici che prima o dopo li hanno colpiti e frenati, ma non fermati. E in barba alle “next gen” che a turno avrebbero dovuto interromperne l’egemonia ma che in realtà si sono dovute accontentare di un ruolo da comparse. Gli unici che sono riusciti a inserirsi con una certa regolarità sono Stan Wawrinka ed Andy Murray, capaci di “rubare” al trio delle meraviglie tre Slam a testa e persino per alcune settimane il trono di numero uno al mondo (il suddito della Regina, nel novembre 2016).

Per il resto, dal primo trionfo del “King” nel suo giardino londinese nel 2003, lui, il maiorchino e il serbo si sono divisi 53 Slam e solo in sette occasioni la finale non ha coinvolto almeno uno di loro (l’ultima volta proprio all’All England nel 2016, con Murray vittorioso su Raonic). E sono ormai dieci gli appuntamenti maggiori consecutivi che non trovano un padrone diverso (4 trionfi per Nadal, 3 a testa per Federer e Djokovic, con Wawrinka l’ultimo a scrivere il suo nome sulla coppa dell’Us Open 2016). Una supremazia che si legge anche nelle settimane al comando della classifica Atp, con l’elvetico che detiene il record a quota 310 (di cui 237 di fila, dal 2 febbraio 2004 al 17 agosto 2008), mentre Nole (258 e attualmente davanti a tutti) e Rafa (196) nella speciale classifica sono preceduti solo da altri mostri sacri quali Sampras, Lendl e Connors. E domani li ritroveremo tutti e tre in campo nelle semifinali di Wimbledon 2019. Come capitato appena un mese fa sulla terra rossa del Roland Garros (vittoria finale del mancino di Manacor), ma anche come era successo per ben tre tornei dello Slam filati tra l’Us Open 2011 e gli Internazionali di Francia 2012. O ancora, per la prima volta, nel 2007 sulla terra parigina. Se questo non è fermare il tempo...

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