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Destra o sinistra?

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11 ottobre 2022
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Con il successo alle elezioni del partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, si è sentito parlare molto di un ritorno all’estrema destra. Ma, come cantava Giorgio Gaber, cos’è la destra? Cos’è la sinistra? Esistono ancora pensieri di centro nell’era della polarizzazione delle idee? Ecco come hanno risposto...

 

 

Il confronto sta nel centro

@Stefania Bernasconi, Rancate

Le correnti politiche non dovrebbero mai essere estreme, ai poli. Un partito di estrema sinistra o estrema destra, violerebbe il diritto per ogni cittadino di poter esercitare la propria libertà nelle scelte di vita. L’equilibrio razionale, che ci farebbe rispettare il nostro prossimo pur avendo idee diverse, è ben rappresentato dal "centro". Un centro in cui le persone possano confrontarsi e decidere la via migliore da perseguire, nel rispetto di tutti. Destra e sinistra sono concetti astratti, che cambiano col tempo, Chi era di destra nel 1968 sosteneva una politica molto diversa e opposta rispetto a chi era di destra nel 1994, e lo stesso vale per chi era di sinistra. Il luogo geografico, il periodo storico, i politici di quel preciso momento, determinano la differenza fra destra e sinistra.

 

Una storia fatta di estremi

@Valentina Arnaboldi, Balerna

La polarizzazione ideologica non è assolutamente una novità, basti pensare negli anni 70/80 che periodo ha vissuto per esempio l’Italia. Sono stati anni di polarizzazione ideologica e soprattutto per quanto riguarda la militanza e la prassi politica. Attualmente vediamo un pensiero polarizzato soprattutto in ambito economico: a causa della globalizzazione il nostro sistema economico si è (quasi) completamente uniformato nel sistema capitalista occidentale. La grande differenza ideologica che esiste ad oggi tra destra e sinistra è proprio basata su questo, coloro che in ambito economico sostengono il sistema della crescita per la crescita e della liberalizzazione economica un tempo venivano definiti liberali. Ora invece è una caratteristica comune a tutti i partiti di cosiddetto "centro" e di destra, mentre a sinistra troviamo o una totale disapprovazione o un atteggiamento prettamente riformista. Per quanto riguarda invece il pensiero sugli aspetti civili e sociali vediamo ancora idee più centriste. Dunque sì, esistono ancora idee di centro ma solo per quanto riguarda l’approccio politico ai temi civili, in ambito economico il tutto ormai è completamente polarizzato.

 

Toni caldi

@Martino Crivelli, Mendrisio

Definire il partito di Giorgia Meloni di estrema destra e "fascista" mi sembra francamente eccessivo, sono parole pesanti ripetute da chi non ha mai vissuto sotto un regime del genere, e vergognosi sono anche quei post (anche di pagine politiche ticinesi) che invocano alla "resistenza" contro un governo democraticamente eletto. Secondo me la fortuna della Svizzera è avere dei partiti di centro abbastanza forti, che possano far pendere l’ago della bilancia verso la decisione più razionale. Non abbiamo mai avuto regimi che, come nella vicina Penisola, condizionano ancora la società e il sistema politico, e questa è stata una fortuna (meno scontri sociali ecc…). Purtroppo una certa polarizzazione sta avvenendo anche qui, i toni sono sempre più caldi (sia a destra che a sinistra) e i partiti di destra e sinistra tendono a proporre politiche sempre più estreme.

 

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