laR+ Lettere dei lettori

E non poter far niente

Non so quanti di voi abbiano vissuto la tragedia di Vermicino. Alfredino Rampi nel giugno del 1981 è entrato di prepotenza nelle nostre case, facendoci conoscere l’angoscia, nella prima delle tragedie televisive in diretta. Il piccolo era caduto in un pozzo artesiano profondo una ottantina di metri e largo solo pochi decimetri. La diretta si protrasse per ore e ore, notte e giorno. E noi lì, incollati allo schermo, senza poter far niente, ammirando e facendo il tifo per veri eroi che si alternavano a testa in giù, nel tentativo di agganciare il bimbo. Alfredino morì e sentimmo i suoi ultimi respiri. Oggi stiamo assistendo agli ultimi respiri esalati dalla popolazione di Gaza posta davanti ai demoni che ogni religione teme, ma utilizza per maledire la vita. Maledicendo così essa stessa senza rendersene conto. E noi lì – con oramai più nessuno a testa in giù da ammirare – senza poter far niente.