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Israele e le barbarie

15 aprile 2025
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A chi critica la consegna dei cadaveri degli ostaggi israeliani dico che Israele NON restituisce i cadaveri dei palestinesi (circa 1’500) perché proverebbero le torture. Ricordo che le accuse da parte di Israele sono generalmente false e frutto della propaganda, puntualmente smentite da commissioni internazionali d’inchiesta e organizzazioni varie come Amnesty International e Human Rights Watch.

Come riferito da Haaretz (7.7.2024) da fonti altolocate dell’esercito, da Jewish Telegraphic Agency (27.2.2025) e da Gallant nell’intervista (6.2.2025) a Ynet e Channel 12 (vedi Middle East Monitor dell’8.2.2025), il 7 ottobre 2023 molte vittime israeliane, bambini compresi, sarebbero stati uccisi dal fuoco amico in base alla Direttiva Annibale, che ordina di sparare ai propri soldati e civili affinché non cadano prigionieri e per non doverli poi scambiare in futuro.

Va poi sottolineato che quando un colpo di cannone colpisce una casetta con molte persone dentro, come quelle dei Kibbutz, succede una carneficina: corpi dilaniati e bruciati.

Non dimentichiamo che prima del 7 ottobre nella Striscia di Gaza gli israeliani avevano già ucciso 10’000 palestinesi per la maggior parte civili, senza parlare dei feriti, degli immensi danni nonché dei massacri del 1948 e del 1956 e dei 20’000 prigionieri palestinesi detenuti nelle terribili prigioni israeliane. Dopo il 7 ottobre Israele ha ucciso direttamente 50’000 palestinesi (la maggior parte donne e bambini) e almeno altri 200’000 sono morti per le conseguenze delle indicibili sofferenze inferte scientemente alla popolazione civile di Gaza e Cisgiordania al solo scopo di eliminare i palestinesi per appropriarsi delle loro terre.