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Trump 2.0: ‘il pacifista’

14 febbraio 2025
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Da quando il nuovo inquilino della Casa Bianca ha (ri)preso possesso dello Studio ovale numerose e degne di nota sono state le sue iniziative a favore di una ritrovata “armonia”, sia a livello nazionale sia, soprattutto, nel campo delle relazioni internazionali. Dopo aver firmato oltre trecento ordini esecutivi, che hanno in pratica smantellato i programmi implementati dalla precedente amministrazione democratica, il grottesco personaggio ha pensato bene di creare nuove tensioni geopolitiche, rivendicando territori e possedimenti come solo un altro autocrate, spregiudicato e criminale, è stato in grado di fare nel corso degli anni. Le ultime trovate della “colomba della pace” che siede a Washington, che ha ricevuto (e sono sue parole) l’investitura divina a nuovo Messia dopo il tentativo di assassinio subìto lo scorso anno, sono state quelle di sanzionare la Corte penale internazionale (...) e di intravedere una possibile deportazione degli abitanti della distrutta Striscia di Gaza verso un altro territorio lontano dai confini di Israele, assicurando altresì la fornitura di ordigni ad alto potenziale distruttivo agli amici di Tel Aviv (che nemmeno Biden aveva osato fornire...). Ovviamente il diritto internazionale e anche la Costituzione e le leggi del proprio Paese non rientrano nelle preferenze di Trump che li interpreta a suo piacimento, ritenendoli validi solamente quando riflettono le sue convinzioni. Agli sprovveduti che non hanno ancora inquadrato il personaggio (un pregiudicato, megalomane e razzista, salvato in extremis da una Corte suprema compiacente da accuse pesantissime, una su tutte il tentativo, prove alla mano, di sovvertire l’esito delle elezioni nel 2021) è forse giunto il momento di aprire gli occhi. Se il buongiorno si vede dal mattino...