laR+ Lettere dei lettori

Shoah, un monito universale

Scrivo con profonda indignazione per il modo in cui laRegione ha trattato i fatti relativi alla recente Giornata Internazionale della Memoria. È inaccettabile che abbiate dato spazio a posizioni che hanno invocato il boicottaggio di un evento di così grande importanza e, peggio ancora, che abbiate manipolato la realtà descrivendo una “manifestazione tranquilla”, mentre sotto i vostri occhi si verificavano episodi di inaudita gravità.

Mi riferisco agli insulti, alle spinte e alle violenze verbali che hanno colpito centinaia di partecipanti intenti a rendere omaggio alla memoria delle vittime della Shoah. Manifestanti urlavano parole come “assassino” e “vergogna”, ostacolando fisicamente l’ingresso al Lac con bandiere e atteggiamenti intimidatori. Una donna anziana è stata spinta, e un professore, sopravvissuto alla Shoah, è stato vergognosamente definito “assassino”. Questa è la vostra idea di “tranquillità”?

Un giornalismo responsabile non può permettersi di nascondere la verità dietro narrazioni accomodanti. Minimizzare episodi di questa natura equivale a tradire non solo i lettori, ma anche i principi fondamentali dell’etica professionale. La vostra scelta di dare voce a chi promuove il boicottaggio e di ridimensionare episodi di violenza è una macchia sul ruolo che dovreste ricoprire come garanti di un’informazione onesta e trasparente.

La memoria della Shoah rappresenta un monito universale contro l’odio e l’intolleranza. Qualsiasi tentativo di minimizzare o giustificare comportamenti che tradiscono questo principio è un atto gravissimo, un affronto al dovere di preservare la verità e al rispetto per chi ha sofferto. Confido che in futuro laRegione sappia dimostrare un approccio più rigoroso e imparziale, degno della fiducia dei suoi lettori.