Dopo il 20 gennaio

Gli Usa hanno foraggiato il governo ucraino con 183 miliardi di dollari dall’inizio della guerra nel 2022, dati forniti dall’Ukraine Oversight. A gennaio l’Unione europea ha dichiarato di aver messo a disposizione di Kiev 140 miliardi di dollari in questi tre anni. Non è dato ancora sapere se questa somma comprenda anche qualche miliardino rossocrociato. Il quattro gennaio scorso l’amministrazione del presidente Biden ha concesso un ulteriore pacchetto di 500 milioni. Di Zelensky si potrà dire di tutto, ma non che non sia un asso per farsi regalare soldi. Adesso però la musica può cambiare con il nuovo inquilino alla Casa Bianca. Aiuti militari ed economici ridotti all’osso lasciando il cerino in mano agli alleati europei. Sarebbe una gran bella notizia per i cittadini dell’Europa “libera” che potrebbero stimolare i rispettivi governi a seguire la stessa linea di condotta. Impegnare i miliardi, divenuti ormai obsoleti per la difesa dei dirigenti ucraini, in favore delle molteplici necessità dei loro popoli. Il timore che poi la Russia ci invada lo lasciamo alle bischerate degli apprendisti stregoni che circolano anche nelle nostre contrade. Al Cremlino avventurarsi oltre i territori di cultura e tradizioni simili non gliene frega proprio nulla.