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Tragiche strade e priorità

Triste dover riflettere dopo un tragico scoscendimento sulla strada. Eh sì purtroppo basta un poco di pioggia anche nel popolato Luganese. In Valcolla, sul percorso del rally internazionale in territorio di Sonvico, una persona in auto muore sotto un cedimento di rocce. In quel tratto pericoloso io passo in bici più in fretta possibile guardando in alto. Questo punto avrebbe dovuto essere protetto, o meglio aggirato con un ponte più lungo per evitare le rocce incombenti e attraversare la valletta delle spine prima di Piandera. Ora si rifletta prima e bene sulle vere priorità. La Valcolla, è rimasta un “quartiere”, appena nota sulle carte agli addetti di Lugano che se l’è voluta prendere e del Cantone. Comoda per ripetitivi rifacimenti di parapetti e asfalti che durano poco. Invece di sprechi in progetti superflui, come il lungo “ponte di Spada” solo per le biciclette da 9 milioni combinato con uno simile da rifare a Lugaggia, si pensi a come rendere le strade comode e sicure! Sarebbe utile e razionale collegare con un ponte stradale le due sponde del Cassarate e migliorare anche il servizio pubblico. Si poteva ben salvare il nostro tram unendo Cadro, Dino e Tesserete, con piani lungimiranti, come furono quelli del 1904, per tutta la Capriasca e la Valcolla. Occorre anche buon senso per rispondere a bisogni e urgenze attuali. Manca l’intervento puntuale come può vedere chi vive e conosce il territorio. Con troppa facilità e uso eccessivo di denaro a carico dei contribuenti, si distribuiscono invece appalti per riammodernamenti di funicolari o megalomani stazioni ferroviarie, cantieri che ci tediano per anni aspettando un futuro effimero.