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Uffa, che solfa

I politici nostrani cantonticinesi tutti gli anni a dire che i conti del Cantone non vanno bene e che il Governo non sa sviluppare una politica finanziaria a medio e lungo termine in grado di risolvere i problemi che si trascinano da anni. E si sa già che sta liendiga la ripeteranno anche nei prossimi anni a venire. Come venirne fuori non lo dicono i Morisoli e compari. Facile.

Se al governo non diamo i soldi per investire, che politiche future si vorrà mai che possa tirar fuori? Il nocciolo è che si confonde il far debito coll’investire. Prendiamo il solito esempio abusato del buon padre di famiglia oculato: improvvisamente si mette a fare debiti… Certo che se investe in bacco, tabacco e venere ridurrà la famiglia in cenere. Ma se compera, con un debito bancario, un podere, una piccola azienda o costruisce una casa, facilmente i figli erediteranno un tesoro, mica il debito iniziale. Anche sul piano internazionale: Argentina e Giappone da un lato si somigliano: sono nazioni dal debito spropositato… gli uni però sono impantanati, gli altri mi pare vadano alla grande. Come mai?

Noi svizzeri siamo virtuosissimi con il debito pubblico, di conseguenza il franco si rafforza troppo, la Banca Nazionale spende e spande miliardi per tenerlo entro certi limiti, ma le aziende se ne vanno lo stesso perché restando qui non riescono più a esportare. Esempi ce ne sono a iosa! Basta con sti piagnucolosi di Morisoli dal braccino corto, non se ne può più; ci vorrebbe qualcuno che discuta su come investire al meglio e con coraggio in barba ai debiti che si fanno oggi, ma piuttosto pensando ai benefici del domani.

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