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Finanziamento tredicesima Avs

In queste settimane si sta discutendo su come finanziare la tredicesima Avs.

La nostra consigliera federale Elisabeth Baume Schneider recentemente ha proposto un adeguamento delle trattenute sui salari, coinvolgendo sia i salariati, sia i datori di lavoro. Propone anche la variante che contempli un prelevamento dai salari (come sopra) unitamente a un innalzamento dell’Iva. Questa proposta espressa nelle due opzioni, ha trovato favorevoli i partiti di sinistra e i sindacati e un po’ meno i partiti di destra, che la ritengono troppo invasiva sui lavoratori e in definitiva penalizzante su tutti i cittadini.

Sicuramente la discussione prevederà tempi lunghi e diventerà molto animata, lasciando scaturire altre proposte. Mi sembra tuttavia che non si stia dando il giusto peso all’idea di finanziare una porzione sensibile dei nuovi costi dell’Avs chiedendo un corretto contributo ai circa 400’000 pensionati che vivono all’estero.
Attualmente i pensionati che vivono all’estero non contribuiscono al rifinanziamento dell’Avs, mentre i beneficiari che vivono in Svizzera contribuiscono a rifinanziare il primo pilastro anche dopo il pensionamento, attraverso l’imposta federale diretta e le imposte indirette come Iva, imposta sui tabacchi e imposte sulle bevande alcoliche.
Dunque, chi è pensionato svizzero all’estero raccoglie soltanto i benefici: un privilegio che mi pare poco onorevole, lontano dal concetto di Svizzera-solidale.

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