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La storia del canone per Natale?

Considerato che a Natale si deve essere sereni, io la storiella delle tre quote del Canone TV per il suo valore, va analizzata con serenità, comincio dai 335 Chf. che forse sembrano tanti ma se noi prendiamo che la sola riduzione a 300 Chf. Crea forse una riduzione di 900 posti di lavoro mi chiedo cosa succederebbe con la riduzione a 200 Chf. che sono ben 135 in più, io penso che se noi chiediamo che i 900 posti si possono salvare se vengono utilizzati per migliorare la qualità dei servizi per la parte italofona, in modo che forse i programmi di Maria non diventino il palinsesto più gettonato dalle nostre parti.

Sulla proposta di ridurlo a 200 Chf. presumo che sia uno strumento referendario per contare i valori di un futuro elettorale e non per migliorare i servizi o migliorare il potere di acquisto dei meno abbienti, perché ci sarebbero altri metodi a cui non serve una raccolta firme per ottenere qualche cosa, ma ci porterebbero ai servizi in bianco nero e di sicuro anche muti.

Dopo le ultime sparate sui media, mi sembra paragonare l’acquisto di un attico a Lugano con vista sul centro pagandolo con i soldi di un bilocale nella parte bassa di Pregassona, sarà un paragone strano, ma se 135 Chf. in più ci servono per migliorare la qualità dei servizi radiotelevisivi ben vengano anche perché fanno compagnia a molti over 65 che potranno apprezzarli, in particolare ora che arrivano le festività Natalizie.

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