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Il privilegio della Lavizzara

Nel cuore delle Alpi sorge un vero e proprio tesoro nascosto: la cava di marmo unica in Svizzera. Il “Cristallina” è una roccia affascinante, che brilla in maniera naturale grazie alla presenza di piccoli cristalli, conosciuto per essere uno dei più belli tra i marmi.
L'attività attorno alla pietra ha sfamato tante bocche e oggi, visto lo spopolamento (90 bambini nel 1960, 58 nel 2001 e lo scorso anno 25) serve un rilancio come non mai.

Già i 400 corsisti l’anno che frequentano la scuola di scultura vivono sul territorio sostenendo l’economia locale. Tre anni fa abbiamo visto nascere il Centro internazionale di scultura che si è presto fatto conoscere a livello mondiale. Unico nel suo genere in tutta Europa, il centro è ancora più eccezionale perché sorto su uno dei comuni più discosti del cantone, e controcorrente nell'era della chiusura di poste e ristoranti. Arrivano artisti affermati da ogni continente, per ripartire dopo 6 mesi portandosi un po’ di Lavizzara appresso. Il Centro è pagato fino all’ultimo centesimo, quale comunità non lo vorrebbe sul proprio territorio? Vi sono occupate cinque persone sei mesi l'anno, da maggio a ottobre: quattro risiedono in valle, due di loro sono domiciliate.

Mi affligge sentir giudizio da chi confonde addirittura Cis e scuola (il Centro è la struttura nuova in fondo al paese, la scuola è quella “al di là del ponte”) e udire che è per “tedesc“. Maggior apertura e conoscenza aiuterebbero ad avere meno timore e perplessità. È il nostro Centro, è un luogo aperto e d'incontro. L'invito è di partecipare agli eventi fatti apposta per la popolazione. Si parla italiano e siamo tutti i benvenuti. Ho paura che se non cogliamo questa opportunità, ci ritroveremo presto privi di futuro e orfani di quella ricchezza con la erre maiuscola.

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