laR+ Lettere dei lettori

La normalità è relativa

Scrivo da genitrice che crede nell'ascolto, nell'empatia, nel rispetto e nella convivenza delle differenze insegnando valori fondamentali per crescere persone libere di essere ciò che vogliono, senza la paura per le diversità o per ciò che non conoscono.
Giuseppe Cotti, vicesindaco di Locarno, in una recente dichiarazione lamenta di una "tragedia nazionale" rispetto alle persone trans, usando parole come "estremismo" o "atti scellerati".
La comunità LGBTQ+ include persone sia maggiorenni che minorenni e questo non può essere un punto di vista o qualcosa su cui avere ragione o torto. È un dato di fatto.
Ə bambinə hanno il diritto di essere loro stessə, in ogni sfaccettatura, sentirsi al sicuro e liberə all'interno della nostra società.
Le persone minorenni che iniziano un percorso di transizione sono seguite da figure professionali competenti, così come competenti sono state le persone che hanno preparato la famigerata agenda scolastica; per la seconda volta quindi vengono screditatə e sminuitə professionistə con anni di studio ed esperienza alle spalle rispetto a questo delicato e attualissimo tema.
Ma non è proprio Giuseppe Cotti che in una sua presentazione fa leva su parole come “libertà” e “solidarietà”?
Trovo sia abbastanza inutile appoggiare certi valori se poi non vengono messi in pratica. Ma in fondo, la verità assoluta con la "V" come cita Cotti, è solo una, no? Le tragedie nazionali sono ben altre, Signor Cotti. Non se la prenda se le hanno dato del fascista bigotto, può sempre informarsi e cambiare la sua visione delle cose.

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